mercoledì 16 luglio 2014

Dalla Liguria alla Val d'Aosta

Tre i giorni di viaggio per arrivare dal mare ligure a Morgeux (Aosta).

Ho pedalato un sacco: è stato veramente impegnativo!

Il sole è sempre stato molto forte. E poi ho qualche kg in più di carico rispetto allo scorso anno che si è fatto sentire.

Insomma: medie più basse, salite più dure, bici da reggere forte con le braccia.

Anche la strada, come se tutto ciò non bastasse, si è rivelata essere molto più impegnativa del previsto... 

Il passo da Savona (si passa dal colle di Cadibona) ha tratti davvero molto ripidi. 

Il tratto per arrivare ad Aosta pure ha dei pezzi che tirano un sacco e non perdonano.

Insomma: non ho dormito molto, ho viaggiato più volte di notte, ma alla fine sono riuscito ad arrivare in tempo per il festival a Morgex, piccolo paesino a qualche km da Courmayour.

Che dire nello specifico di questi giorni?

Beh, ho scoperto che esiste un paese che si chiama Montezemolo. A me il nome ricordava la Ferrari, ma il paese in sè non ha molto a che vedere con la rossa di Maranello. Si tratta di un centinaio di case, proprio sul cocuzzolo tra Liguria e Piemonte. Un distributore, qualche stalla, tanti motociclisti fermi a fare sosta prima di buttarsi giù per la discesa.

Passato il valico sono rimasto stupito dalla bellezza dei paesini piemontesi, anche di quelli più piccoli. Case in buone condizioni, impianti sportivi, qualche industria che qui pare ancora funzionare, belle piazze, chiese grandi e imponenti.

Ancora di più mi ha però colpito la bellezza della Val d'Aosta, piena di borghi, antiche strade, cittadine fantastiche, e decine di castelli, uno ad ogni cocuzzolo strategico. Mi piacerebbe tornarci con calma se possibile!

Lungo il viaggio ho lavorato in differenti piazze e situazioni. 

La prima sera ad una notte bianca trovata lungo la strada a Mondovì. È stata dura (che caos!) ma divertente. Io davvero non pensavo che Mondovì fosse così grande...

Poi è stato il turno di Piazza Castello, a Torino. La piazza più gettonata d'Italia da compagnie di circo e giocolieri: metà delle compagnie italiane vivono a Torino durante l'anno (visto il gran numero di scuole di circo presenti in città).

Beh, lavorare a Torino è stato terribile: il pubblico era compisto da soli torinesi, chiaramente esasperati dai mille spettacoli proposti loro ogni giorno (scuole di circo, giocolieri che fanno terrazze, chi lavora ai semafori)...

L'unica cosa divertente è l'essersi trovato in piazza con Mike Rollins, con cui almeno ho potuto fare due chiacchere.

Anche l'ultima sera ad Aosta ho incontrato un vecchio amico in piazza: Davide. L'ho rivisto in compagnia di un amico e... di uno scatolone!

I due hanno trovato un grande scatolone abbandonato per strada: dopo averlo posizionato in una via del centro storico Davide ha pensato bene di usarlo come nascondiglio da cui spaventare i passanti! 

Risate generali e molta allegria hanno allietato Aosta, e in tanti oltre a ricordare il mio spettacolo sono tornati a casa parlando di quel grande scatolone!

Le foto: il passo per il piemonte, uno strano ed inquietante cartello per incentivare la prudenza degli automobilisti (io non l'ho capito molto bene). 

Poi una visione del Monviso sullo sfondo dei prati, e subito di seguito il mio grande amico Giuseppe, della scuola di piccolo circo dei Fuma che Nduma. 

Pensate che Giuseppe mi è addirittura venuto incontro con la macchina per potermi salutare! È una bella persona e ci vogliamo bene, e poi con i ragazzi è proprio forte! Pensate che era di ritorno dal nord Europa con lo spettacolo dei suoi ragazzini...chissà se riusciremo mai a far incontrare i ragazzi delle nostre scuole!

Continiando verso il basso con le fotografie: il campo della Juventus a Torino (magari tra di voi c'è qualche tifoso) e subito di seguito un anguria da 4 kg mangiata in un quarto d'ora molto piacevole fuori da un grosso centro commerciale.

Per chiudere: le ultime tre foto scattate in val d'Aosta, di cui l'ultima quella... con lo scatolone!

Ecco! Mi spiace farvi una carrellata di foto così tutte in fila al termine del testo, ma con questo telefono questo è il meglio che riesco a fare... 









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