martedì 19 giugno 2012

Finalmente Finale!

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo!

Oggi è successa una cosa davvero surreale, ho deciso di scriverla dopo vari ripensamenti, ma ve la scrivo solo in fondo: ve lascio come gran finale!

Questa giornata la dedico ad Antonio, un signore che ho incrociato a Savona.
Antonio è italiano, ma fa fatica ad esprimersi.
Però deve essere una persona geniale davvero: guardate che sistema che ha escogitato per far star su il portapacchi sulla sua bici!

A Savona faccio la spesa alla Famila. Ho scoperto, a forza di passare, che ha dei prezzacci su alcuni articoli. Se passate in zona non potete perdervela: focacce a meno di 6 euro al kg, brioches a 60 centesimi! E tutto stra stra buono! (Però ho scoperto pure che alla conad hanno la marmellata di castagne!)

Come si vede dal titolo anche oggi ho fatto poca strada, credo sui 35 km, oltretutto strada fatta e rifatta. Una ventina di km in mattinata, fino ad arrivare ancora a Spotorno, il resto nel pomeriggio.
A Spotorno sono riuscito a fare il pieno alla batteria e al telefono, che era ormai a secco.
Ho passato forse tre ore a scrivere a tutti i comuni delle grandi città francesi in costa azzurra (un 7impresa galattica con un telefono) in modo da farmi un idea su chi poi potrà rilasciarmi i permessi. Per ora mi ha risposto una città su sette: mi ha detto che son pieni, quindi di non passare!
Ho fatto pure un super bucato intanto che le varie batterie caricavano.
Son ripartito con l'idea di pedalare fino a tardi, avevo voglia di sfogarmi un po'.
Arrivato a Finale ho visto che però la gente non mancava, così mi son fermato presto, verso le cinque.
Ci son state un paio di scene un po'strampalate, prima un barista poco gentile, poi un elemento davvero scoppiato che si è messo ad urlarmi contro dal balcone (perché mi stavo allenando sull'erba di quella credo fosse un aiuola). Erano tutti stupitissimi, questo ha addirittura minacciato di chiamare i carabinieri! Beh, ci ho fatto una foto! Così se ci passate potete farci "marameo" da sotto!
Vabbé, per fortuna da un ristorante un po' di persone si è dimostrato solidale e mi ha tirato un po'su, alla fine sono stato ad allenarmi un paio d'ore sul cemento con la sfera visto che le "aiuole"erano tutte blindate.

Ho fatto spettacolo con un buon cerchio, in tanti alla fine han preso gli indirizzi web dalla bici. Credo dovrei insisterci un po' di più in spettacolo però. Al momento l'idea che scrivo ogni giorno, anche dello spettacolo, non è molto chiaro al pubblico.

Le foto: Antonio è quello sulla bici, il tipo del balcone è quello che si vede piccolo (sul balcone), poi c'è una foto di un aiuola vera di Finale, e per finire un elemento tutto particare, di cui non ricordo il nome, argentino credo, che per vivere gira l'Europa facendo bolle di sapone. Ma la cosa più buffa è che non fa solo le bolle! Visto che stavano giocando due partite in contemporanea lui da un lato ne guardava una con un portatile, dall'altra ascoltava la partita restante con una radiolina. Naturalmente il portatile stava appoggiato su una cassa di birra e aveva un antenna infilata nel manico di una padella di acciaio rovesciata!! (Purtroppo la foto non rende!).

Ed ora il finale:

Ieri notte siccome con couch surfing nessuno si faceva vivo (tuttora una risposta su dieci contatti!) e il tempo era bello ho deciso di dormire fuori.
Fin qui niente di strano.
Sono uscito dal paese in cui mi trovavo, ho girato abbastanza ed alla fine sono arrivato in un quartiere residenziale.
C'era un campetto pubblico ed uno spazio coperto da una siepe adiacente.
Non mi ispirava troppo, ma non saltava fuori nulla di meglio, così ho messo la bici al coperto dietro la siepe, ho buttato giù stuoino e sacco a pelo e mi sono addormentato.

Poi, nel mezzo della notte, sono stato svegliato da una voce di un ragazzo.
Non capivo bene cosa dicesse, poi pian piano si è capito. Era lì con una ragazza, avevano litigato e cercavano di rappacificarsi.
Il problema è che erano a circa un metro e venti dalla mia faccia, perché avevano scelto di sedersi proprio sulla panchina che stava al di la della siepe dietro cui dormivo!
Discussioni su discussioni, pianti, spiegazioni.
E io intanto che pensavo a cosa fare. Perché in primo luogo avevo sonno. E in secondo luogo avevano iniziato a toccare argomenti personali: mica potevo starmene lì ad ascoltare tutto il tempo!
Però non potevo neanche saltare fuori all'improvviso e dire "cucù, guardate, per sbaglio ero qui!".
L'ideale sarebbe stato che se ne andassero loro. Ma non lo facevano...
Così alla fine approfittando di un treno che passava vicino sono uscito dal sacco a pelo, e coperto dal rumore mi sono alzato e mi sono allontanato.
Chiaro che loro han capito che ero lì.
Peró credo sia stato un po' più delicato, ecco.
Alla fine se ne sono andati, io non li ho guardati e non ho idea di chi fossero. Mi spiace di aver ascoltato i loro discorsi e mi scuso. Però intanto spero davvero riescano a fare la pace!





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