mercoledì 20 giugno 2012

La giornata è iniziata in modo tragico.
Ieri notte prima di dormire mi sono accorto che mancava il borsello che uso come beauty case, con dentro lenti a contatto e occhiali, oltre ad altre cose di poco conto.
L'ho ritrovato solo in tarda mattinata, quando ha riaperto uno degli ultimi ristoranti in cui non ero ancora riuscito a chiedere: per fortuna!
Così mi sono sparso di crema solare e son partito. Non ho però fatto molta strada: arrivato a Pietra Ligure ho scoperto che alcuni degli spettacoli programmati erano stati spostati, per cui tutto sommato era possibile esibirsi.
C'era uno spettacolo teatrale in un altra piazza, ma qui è normale che ci siano più cose insieme, non pare un problema che lavori anche io.
Così decido di fermarmi.

Pietra Ligure non mi pare un gran che come paese: piatta, spiaggia diritta, molti palazzoni.
Il centro e la piazza però sono carini. Mi pare più tranquilla di Finale.

Faccio un po' di spesa, dormo un bel po' in un prato fuori dal centro, torno in piazza per allenarmi un po'.

Sto provando una nuova sequenza con la sfera da 110 che mi inizia ad uscire dalle orecchie!

In piazza ci sono parecchi bambini, arrivano tutti in massa, così gli faccio po' di corso. Allego foto!

Qui i bambini del pomeriggio mi paiono molto più tranquilli che negli altri posti. Ad esempio non ho ancora visto una mamma urlare con il figlio (sì, lo so, in questo caso dovrei dire "qui le mamme sono molto più tranquille che in altri posti!").
C'è anche una foto di Paolo e della sua potente bici a tre ruote!
Forte!

La sera faccio spettacolo, non mi sento troppo a mio agio.
Ho una parte del cerchio al buio, alcuni ragazzi che disturbano a cui devo stare un po' dietro...

In tanti invece vengono a dirmi che non si sono accorti delle mie difficoltà... boh, in effetti ci son tante cose che sono uscite bene. E ho cominciato ad insistere di più sulla bici e sul viaggio: già dette come stasera avevano un senso.
E, come dice il mio amico Francesco Rocca, "se la gente sente che credi in quel che dici vai tranquillo che funziona!"

La foto del signore con l'ape è di Ciro, l'eccentrico del paese che per vivere raccoglie ferro, ha cinque grazielle ( notare l'abbigliamento), e vorrebbe comprarmi la bandiera dei pirati per dieci euro!




2 commenti:

  1. Bello il tuo Blog, Marco; mi spiace che non siamo riusciti a salutarci.. Leggere le tue avventure ti fa sognare un po' quella vita "on the road" che sembra impossibile nei nostri giorni.
    Buon viaggio,
    Paolo (Ingraito)

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  2. Ciao super Paolo! Anche a me spiace che non ci siamo riusciti a salutare... in questo viaggio fatto di conoscenze super rapide ogni tanto mi mancate!

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