lunedì 18 giugno 2012

Visita turistica

L'essere umano è per natura insoddisfatto. Credo che sia un bene, altrimenti non saremmo spinti a migliorare.
Lo sanno bene i giocolieri, sempre presi a ricercare movimenti più difficili; lo sanno bene i musicisti, che non fanno a tempo ad imparare un brano che già sognano di impararne un altro.
Lo sanno, forse non bene ma lo sanno, tanti bambini che lo provano sulla loro pelle per una vita. Figli di coppie che non riescono più a stare insieme, insoddisfatte.
Come tutte le cose della vita anche l'insoddisfazione è un arma a doppio taglio...
Perché scrivo questo? Perché passare tanto tempo a pedalare solo con te stesso ti porta per forza a riflettere su come siamo fatti. E forse anche perché sto incontrando sempre più bambini che crescono a metà tra un genitore e l'altro.

Anche oggi ho proseguito nella mia opera di "esplorazione del territorio". Ho pedalato il mattino fino a Noli, che ho scoperto essere stata una delle repubbliche marinare, e poi Varigotti.
Volevo vedere le piazze, e volevo vedere se c'erano programmati spettacoli. I siti internet non riportano praticamente nulla, e tutti gli uffici turistici aprono solo i fine settimana.
Noli è un paese molto carino. Mentre Spotorno, il paese in cui mi trovavo ieri, aveva caseggiati anche grandi, ad una decina di piani, Noli ha conservato edifi i più antichi. Ha strade strette, una bella piazza, e le mura che si snodano sulla collina fino ad una antica torre. Mi ha ricordato un po' Marostica con la sua fortificazione sulla collina.
Varigotti invece si sviluppa in prossimità di una punta rocciosa che entra nel mare. Non si trova su un vero e proprio golfo come molte altre città ma su un tratto di costa rettilineo. La  cosa bella è che ha spiagge sia al di qua che al di la del promontorio. Tante sono libere, e molte hanno un fondo roccioso simile a quello che si trova sulla punta di Sirmione.
In spiaggia non c'è troppa gente, e pur essendo libere hanno i bagnini ed è possibile affittare un ombrellone all'entrata.
Per arrivare alla piazza del paese si passa su un ciottolato arancione liscissimo. Tante case sono basse e senza tetto, un po' come in alcuni stati africani del mediterraneo, credo.
La piazza è minuscola, difficile da immaginare tanto piccola. Ci sono i soliti due bambini che giocano a palla sotto un segnale che vieta il gioco del calcio, e in un angolo un altro gruppo di bambini che intreccia collane di plastica. Lo fanno stando seduti su un antica ruota di pietra, una specie di tappo enorme dal diametro di forse un metro e mezzo, di cui non capisco la funzione.

Terminato il mio giro di ispezione faccio ritorno a Savoma, dove mangio e riposo in un parco, e mi dirigo a Albissola a provare a far spettacolo. Scopro che c'é la partita dell'Italia, niente da fare col lavoro!

Metto qualche foto di paesi, una foto buffa di come la gente arriva a curare l'auto per il sole, la foto di Luca, primo cicloturista che incrocio dalla partenza, che sta andando a fare il giro della Corsica (Anche lui ha un blog  http://luca-cicloperpetuo.blogspot.it/?m=1)

E grazie a tutti quelli che stasera mi hanno scritto, ero un po' a terra e mi avete tirato su!






1 commento:

  1. Ciao Marco, leggo solo adesso quale fosse il tuo stato d'animo quando ci siamo incontrati. E' un peccato che io fossi trafelato di passaggio verso il porto, in partenza per la Corsica. Avremmo potuto scambiare qualche parola in più e avemmo potuto "tirarci su" a vicenda. Anche io infatti ho viaggiato i primi giorni con più dubbi che certezze, legati in un certo senso all'insoddisfazione altrui causata dal mio partire..... Ti auguro buon proseguimento, ovunque tu sia.

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