domenica 28 agosto 2016

Ferrara Buskers Festival!

Oggi ultimo giorno qui a Ferrara.
Nonostante le mie condizioni fisiche non siano ancora delle migliori sono molto contento di come sta procedendo il Festival.
C'è sempre un bel pubblico: molte persone che sono ormai diventati amici.
Ricordo una delle prime edizioni cui avevo partecipato, forse il 2009, in cui mi trovavo un po' in difficoltà e sperso. Dove dormire? Dove mangiare?
Era stato un ragazzo dello staff a chiarirmi la situazione: c'erano il campeggio comunale o mille altre soluzioni. Ma la cosa più importante, ed era stato molto chiaro, era molto più semplice: "lavora al meglio, fatti voler bene. La gente comincerà ad apprezzarti e tutti ti aiuteranno".
Credo sia stato uno dei consigli più azzeccati che io abbia mai ricevuto qui a Ferrara, forse ad eccezione delle buone indicazioni del Kote (ottimi stimoli per migliorare) pronunciate a tarda ora nel dopofestival.

Un grazie a tutta l'organizzazione, ai colleghi che mi hanno sopportato, ai miei genitori che mi sono venuti a trovare e mi hanno aiutato, e a Daniela e Tobia che mi aspettano!

Nelle foto un grazie particolare a chi con la sua buona pizza mi ha nutrito e sostenuto!

Grazie a tutti!

martedì 16 agosto 2016

WE WANT YOU!

I giorni passano e l'estate volge al termine...

Si è conclusa la parentesi ligure durata una decina di giorni. È stato un bel periodo: molti artisti con cui c'è un bel feeling, bello il pubblico, abbastanza buono pure il tempo (con qualche giorno di pioggia sull'ultimo periodo).
Purtroppo la mia salute non è stata delle migliori: mi sono trascinato dietro una brutta tosse iniziata in Versilia e il bilancio del medico è stato quello di una bronchite. E così via di antibiotici: li sto ancora prendendo, purtroppo non mi sono ancora rimesso del tutto. Ma sono certo che chiudendo la stagione e iniziando il riposo tutto si sistemerà alla svelta.
E ormai la stagione è quasi finita: scrivo da Ferrara, dove tra tre giorni si concluderà il Festival, poi farò un po' di meritato riposo con Daniela e Tobia!

Due le foto che trovate qui di seguito: nella prima sono con Isabella e Simone, che da poco hanno aperto un piccolo locale sul lungomare di Loano (li trovate in Corso Roma 154, il posto si chiama "Belin che buono!"). Davvero due belle persone, semplici e sorridenti (una rarità!) che vale la pena passare a conoscere. Oltretutto Isabella mi ha preparato un latte caldo davvero grandioso: temperatura perfetta, mai vista così tanta schiuma (lo dico pur sapendo che nessuno di voi sarà probabilmente un  patito di latti caldi!).
 
La seconda foto invece ha molto del manifesto americano "We want you!".
Mi è davvero spiaciuto in questo caso non avere un comparto fotografico di qualità sul mio telefono, perchè la foto è davvero spassosa...
Lui è un ciclista, di cui non farò il nome, che di certo avrei preferito non incontrare... Me lo sono trovato davanti in piena Aurelia, l'ho raggiunto (rarità, quasi nessuno va lento come me) ed alla fine, visto che andava davvero piano, ho deciso di sorpassarlo. Purtroppo però non avevo calcolato che nella sua testa avesse già programmato e dato l'avvio ad una mirabolante manovra: l'inversione di marcia alla cieca. In pratica un inversione ad U senza guardare alle proprie spalle!
Morale della favola: ha travolto il mio carrello, distruggendo il parafango e le aste delle bandierine, ed è finito in terra.
Già fin qui la situazione era parecchio surreale (io chiaramente con la stazza della mia bici che faceva da volano sono rimasto in piedi: eravamo quasi fermi), ma poi è degenerata totalmente, quando ha cominciato a darmi ordini su come togliere il mio carrello dalla strada, o su cosa fare del parafango accartocciato. Appena gli ho detto che se proprio voleva fare qualcosa di utile poteva tenere la bocca chiusa e lasciarmi qualche soldo per i danni ha inforcato la bici e se l'è letteralmente filata.
E così è nata questa foto: incazzatissimo sono montato in sella, l'ho inseguito per 500 mt (lui non mi ha visto), l'ho chiamato e quando ha alzato lo sguardo: "ciak!", benvenuto sul blog!
Che poi sia tornato (sensi di colpa?), mi abbia parlato di assicurazione, di chiamare i vigili, di omologazioni e tutto il resto per me non fa la differenza. Quello che ha fatto testo è stata una reazione simile sentendo che io avevo 20-30 euro di danni. Inconcepibile!
È buffa la gente.
Alla fine mi ha lasciato 10 euro, quasi a volersi lavare la coscienza. Io so che di certo non sono sufficienti per un parafango, ma almeno lui se ne è andato tranquillo e sicuro di aver fatto la cosa giusta.
Sì, la gente è buffa davvero!


lunedì 8 agosto 2016

The only way to Genoa is the highway...

Rieccoci qui!
Questi ultimi giorni sono stati parecchio impegnativi: dalla Versilia al centro della Liguria in tre tapponi, con tanti spettacoli, poco tempo per dormire e grossi problemi di voce, che era sempre meno. Poi, per fortuna, piano piano le cose sono un po' migliorate: sono arrivate alcune piazze più comode e un po' di ore in più per dormire; ora anche la voce va meglio!

In tutti questi giorni sono successe tante cose:
incontri, piccoli problemi alla bicicletta, situazioni più o meno complesse.
Una di queate "complicazioni" è quella che avete letto nel titolo: passata Genova mi sono trovato la strada bloccata da una frana! Il problema è che la strada in questione era l'Aurelia, e che la deviazione più breve consisteva in un giro per i monti di... 31 km! 
Un'altra strada alternativa per i ciclisti per fortuna esisteva, ma - siamo in Liguria - è destino di ogni ciclista doverla scoprire da sé (nonostante la frana blocchi la strada da mesi nessuno si è mai preoccupato di occuparsene...). [per la cronaca: salire su a destra per la stradina di fronte al campeggio, poi proseguire un po' a naso!]
E così, scoperta l'esistenza di un sentiero più breve dei 31 km, dopo un'oretta di spinte con pendenze allucinanti sono riuscito ad uscire anche da questo grosso pasticcio...

Che altro?

Il mio telefono continua a funzionare a fatica: è difficile scrivere post, non sempre allega foto o aggiorna calendari. È anche comparsa una misteriosa crepa sullo schermo a cui pian piano sto iniziando ad abituarmi.

Ho cominciato ad incontrare persone che un po' aspettavano il mio passaggio: famiglie ma anche giovani ed anziani. È davvero bello ritrovare alcuni volti noti: ci si sente un po' a casa anche in viaggio!

Ho fatto secondo (Celle Ligure) e terzo bagno della stagione (Laigueglia) [il primo del tour l'ho fatto a Cecina] in un bel mare ventoso, 
scoperto nuovi posti tranquilli dove dormire, ho anche ritrovato un albero di pepe visto anni fa (e l'ho fotografato!).

A Finale ho visto delle biciclette fantastiche dai prezzi astronomici, con colori sgargianti, telai ultraleggeri, ammortizzatori enormi. A Savona, davanti ad un supermercato, ho poi notato un manubrio davvero particolare che riporto qui in foto (molto alla "marinara"!)

E gli artisti? Non mancano, ma magari ne parliamo nel prossimo post...