sabato 25 gennaio 2014

Per un buon anno!

Ciao a tutti e bentornati!

Come al solito sto facendomi sentire poco in questi lunghi mesi invernali...

Tanto allenamento, tanta ricerca ed un po' di nuove idee.

Purtroppo il tempo non è molto, bisogna sempre lottare per trovarne, ma ogni inverno ci si prova.

Fa freddo: con la bici bisogna coprirsi bene ed accendere i fari nelle ore più impensate.

Anche la bici è stanca: cigola, da problemi strani, sembra un po' che abbia i reumatismi certi giorni.

Però il clima ha i suoi vantaggi: soprattutto meno spettacoli e un po' di  tempo in più per dormire e per cercare di riprendersi dalla passata stagione!

Ecco, questo è quanto.


E' stata una stagione strana ma anche bellissima.

Lungo la strada ho conosciuto gente davvero incredibile...
l'ingegnere capo dell'Ansaldo, che ha progettato e realizzato con il suo team decine di sommergibili,
oppure uno degli stilisti di Valentino, che mi ha spiegato le varie fasi della lavorazione dei tessuti.

Gente che aveva voglia di parlarmi, con tranquillità.

Però più di tutti mi torna in mente una vicenda:

Ero sulla strada Termoli - Foggia, un centinaio di chilometri in pieno sole, vento e camion.
Non è tutto: ero anche in gran ritardo e pedalavo per arrivare a Termoli prima del buio.

Lungo la strada era un susseguirsi di prostitute, al riparo sotto i rari cavalcavia, alberi o qualche ombrellone.

Ad un certo punto una di loro si piazza sulla carreggiata e mi urla: "acqua!"
Avrà avuto 15 anni, una ragazza di colore che dell'Italia deve aver visto poco oltre a quel tratto di tangenziale.
D'istinto mi sono scansato, e nonostante le sue urla ho continuato a pedalare.
E sì che un po' di acqua ce l'avevo...

Ho continuato per qualche chilometro ed alla fine mi sono convinto che forse era il caso di tornare indietro... ma era troppo tardi, e con un inversione non sarei mai più arrivato a destinazione!
E così ho proseguito e sono arrivato a Termoli.

La sera stessa, dopo varie vicissitudini che non sto a raccontarvi, ho trovato un buon posto in cui passare la notte accanto alla mia bicicletta.
Prima di mettermi a dormire sono però andato alla ricerca di una fontana dove riempire le mie borracce.

Non ne ho trovate: così mi sono avvicinato a due ragazze e ho chiesto se mi potevano dare indicazioni, ma mi sono sentito rispondere che non c'era nessuna fontana in quella parte della città.

Pazienza: sono partito in sella e dopo alcuni minuti di ricerche ho trovato un bar con un rubinetto.
Ho riempito le borracce, ho dato un occhiata ad un giornale sul tavolo, e quando stavo per partire ecco accostare un'auto. Dal finestrino è uscita la testa di una delle ragazze (quella cui avevo chiesto indicazioni), e poi un braccio con due bottiglie di acqua.

"Non ti trovavamo più, ti abbiamo portato queste!"

Erano le stesse ragazze cui avevo chiesto informazioni: dopo avermi incontrato sono salite a casa, hanno preso due bottiglie, e mi hanno cercato per farmi un regalo.

Da quella sera ho ripensato spesso alla prostituta incontrata poche ore prima e a me che tiravo dritto.


Strana la vita: se non mi fosse capitato non ci crederei!

Ma è proprio successo...

Buon anno a tutti!