sabato 30 giugno 2012

Fuego!

... a ring of fire...

Ieri sono riuscito a dormire fin quasi le undici, ho riposato benissimo e ho recuperato un po' di energie.
Andrea, il couchsurfer che mi ha ospitato, si è rivelato un ottimo cuoco ed ha preparato degli spaghetti ai gamberi fantastici.
Andrea studia ingegneria, ma d'estate fa l'aiuto cuoco ad Andora.
È bella questa città, scopro che le uniche persone che ho conosciuto qui quando ci ho fatto spettacolo la scorsa settimana sono anche ottimi amici di Andrea!

L'italia ha vinto la semifinale, significa che anche domenica sera riposerò. Ho tempo di pensare al dove, al come e al con chi.

Per quanto rifuarda gli spettacoli degli ultimi due giorni (venerdì e sabato) lavoro a Borghetto Santo Spirito il venerdì e di nuovo a Laigueglia il sabato.

Venerdì a Borghetto perché qui è festa dei patroni del mare ed è festa grande in ogni paese. Ovunque ci sono manifestazioni e prima di "approdare" a Borghetto con la mia bici passo altri 4 paesi in cui non è possibile avere spazio.
E' la mia prima volta a Borghetto e farico un po' a decidere dove posizionarmi, ci sono le giostre e una notte bianca a Loano che portano via tanta gente, ma alla fine riesco a fare due spettacoli. E non male: sempre di più lo spettacolo sta diventando un trasmettere un idea più che soltanto far provare emozioni al pubblico. E lavorare in parte a delle giostre che girano in tondo stracolme di bambini è un bello stimolo.

Sempre riguardo a Borghetto non posso evitare di parlare della vaschetta da mezzo kg di gelato al turamisù che faccio sparire in un baleno, e di Mattiew, ragazzo tedesco, che sta andando verso la Grecia in bici. Metto due foto, più una foto a Samuele, sua mamma ed una simpatica bimba, che mi hanno aasistito durante le fasi di montaggio e smontaggio spettacolo.

Terminato gli spettacoli mi dirigo a Loano, che dista un paio di km su passeggiata a mare, dove c'è una notte bianca.  C'è un super gruppo che fa reggae, mi fermo ad ascoltare la fine del concerto. Provo anche la sequenza con la sfera grossa un oretta.

Poi la sorpresa finale!!!

Proprio quando me ne sto per andare mi accorgo di non avere acqua: posteggio la bici e inizio a cercare una fontana.
Quando ormai mi trovo ad una cinquantina di metri dal mio "posteggio" scopro che alcune persone guardano in direzione della mia bici n modo strano.

Torno indietro.

Dal carrello (il rimorchio attaccato dietro, quello con le bandiere) arriva una strana luce arancione: da una decina di metri di distanza mi rendo conto che sta bruciando!!!
Corro verso la bici e comincio a svuotare il contenuto del carrello soffiando per spegnere le fiamme.
Quel che trovo prendo e butto in terra, tutto.
Alla fine a forza di svuotare e di soffiare riesco a spegnere le fiamme.

La batteria è andata in cortocircuito e ha dato fuoco a se stessa, alla sacca arancione del carrello, ad una parte del pedale della giraffa, un pezzetto di stuoino, a del cibo.

Dopo un rapido esame mi accorgo che a parte la batteria in sé, che è dannaggiata, il resto delle cose non sono gravi perdite.

Nella mattinata successiva, ieri, verifico l'integrità del materiale, provo e riprovo la giraffa, lascio la batteria in un centro raccolta.

Credo sia destino: da ormai dur settimane pensavo di continuo a questa batteria, chiedendi se davvero valesse la pena averla o se fosse sufficiente utilizzarne una sola. Ora la scelta è presa!

Alla sera lavoro a Laigueglia, una delle piazze in cui mi ero trovato più tranquillo all'andata del mio viaggio.
Arrivo in piazza verso le due per prendere il posto: so che è uno dei pochi paesi senza manifestazioni e non voglio rischiare di spostarmi anche oggi.

Passo il pomeriggio a mangiucchiare e dormire.

La sera faccio il primo spettacolo, e lascio a Marcello e Giovanni di torino, giocolieri arrivati dopo di me, il secondo.
Va tutto bene, uso con parsimonia l'unica batteria rimasta pronto a ricaricarla più tardi.

Dormo a Laigueglia, per la serata di domebica si vedrà, spero risponda qualche couchsurfer della zona savona, la possibilità è spostarsi verso Finalborgo e passare una serata con la tribù degli artisti accampati in area camper.






giovedì 28 giugno 2012

Riposo ad Andora

So mutch truble in the world...

Stasera c'é stata la semifinale: niente lavoro, tanto tutti erano a guardare la partita!

Se c'è una cosa che ho sempre faticato ad accettare nella mia vita è l'essere svegliato da qualcuno in modo brusco, o spiacevole. Oggi mi sono sdraiato su una panchina ai bordi della ciclabile che collega San Remo a Imperia.
Ho dormito per tre quarti d'ora e mi ha svegliato un vecchietto impazzito che minacciava di farmi arrestare. Non ho capito con quale accusa, era una cosa troppo normale che fossi sdraiato lì. Oltretutto mica ci ho dormito tutta notte, mi ero messo lì da quaranta minuti perchè ero stanchissimo!

Boh. Sempre più spesso mi capita di incontrare gente arrabbiata. Stasera a S. Bartolomeo al Mare c'era una ragazza che scaricava materiale dal furgone per un banchetto. Il passaggio era stretto, così le ho chiesto se potevo chiudere uno sportello per poi riaprirglielo. Oh, mi ha mandato direttamente a quel paese!

Per fortuna c'è anche gente allegra. Oggi ho condiviso una parte di pranzo con Richard, nigeriano, che da due anni chiede l'elemosina per sopravvivere con la moglie e i due figli. Vivono a Genova e lui si sposta di paese in paese sul litorale. Mi pare preoccupato, ma è sorridente e mi parla volentieri della sua storia. "Gli italiani qui al nord sono molto chiusi. Non cercano contatti con me. Sembrano spaventati. Credono sempre che io voglia soldi da loro. È per il colore della mia pelle. Pensano che io sia un animale." In effetti Richard è un ragazzo molto corretto. Insiste per non accettare della frutta per il pomeriggio. Non mi chiede soldi.

È tutto molto strano. Anche secondo me c'è in Italia c'è parecchia chiusura rispetto ad altre culture. Siamo più riservati. Siamo forse anche un po'più diffidenti.

E poi va detto che siamo anche tanto negativi! Devo dirlo! E basta parlare di questa crisi! Provate a parlare con chiunque di come stia andando e vi tirerà fuori il discorso crisi...
Purtroppo finché continueremo a cercare di proteggerci, ad evitare di metterci in gioco, insomma, finché non proveremo a muoverci per davvero di sicuro dalla crisi non verremo fuori. Basta lamentarsi! Lo spettacolo non piace? Cambiamolo! Potrebbe anche essere una cosa positiva, no?

Oggi ho pedalato un po' dietro quella strana bici che vedete nella foto. Così ho conosciuto il proprietario, che ho scoperto essere uno dei 5 fisioterapisti dell'Inter.
Viaggia di continuo con la squadra, non ha molto tempo libero... La bici è della Puma, freni a disco, cambio al mozzo, uno snodo tipo graziella sul tubo centrale e un tirante al posto del tubo obliquo.
Gliel'ha regalata Eto'o, mi dice, e lui la usa quando viene al mare!
Forte!

Questa sera dormo a casa di Andrea e della sua famiglia, ad Andora.
Sono stati gentilissimi con me, domani posso dormire senza essere svegliato in modo brusco!



mercoledì 27 giugno 2012

Menton, San Remo

Vas-y vas, vas-y voit comme la vie est belle
Il suffisait de l'embrasser!

Giorni di incontri importanti questi!
Non pensavo proprio avrei incontrato gente davvero speciale...
Oggi niente ordine cronologico: troppo complesso.
Scrivo per argomenti! Vediamo come va...
Ieri sera ho lavorato a Menton, o Mentone. E'andata bene, due spettacoli in italiano. Piazza tranquilla. Tutti contenti!
Stasera invece ho lavorato a San Remo, serata deludente, c'era pochissima gente (credo ci fosse una partita).
A San Remo era stracolmo di ragazzi del Bangladesh, a loro è andata peggio di me perché tutta la gente l'ho presa io... ma eran contentissimi, si son fermati tutti e si son goduti lo spettacolo. (ho lavorato nella via del centro, a 30 metri dall'Ariston).
Forti i ragazzi del Bangladesh, si sbattono un sacco a lavorare. Ne ho fotografato uno che era davvero troppo forte! Erano mesi che non vedevo una faccia così stupita in spettacolo.
Metto anche la foto di dei bambini rumeni che ho conosciuto oggi in un parco a Ventimiglia. Questi erano messi maluccio. Ingestibili, delle bestioline. Mi han fatto venire in mente i ragazzi con cui lavorano tanti giocolieri con i progetti di circo sociale nei periodi invernali...
La bici va benone. Nulla da riferire.
C'è stato un mezzo litigio oggi ( credo di stare bene, ma forse a forza di stare su strade in cui gli automobolisti ti trattano come se non esistessi un po' di nervosismo in alcune situazioni analoghe salta fuori...).
A Menton ho avuto un brutto momento con una cassiera di un supermercato. Super U, mi pare si chiamasse il supermercato. E la cassiera Brigitte.
Oh, dovevo pagare qualcosa come 7 euro con pezzi da 20 centesimi e questa non voleva accettarli! Cavolo, son 35 monetine... Così alla fine la cassiera ha avuto la geniale idea di accettare il pagamento, ma... sorpresa! Mancava un vasetto di marmellata di castagne. E dove era? "Ah, quello non l'ho battuto perché volevi pagarmi in moneta"...
Geniale, il primo supermercato del mondo dove il cliente non può scegliere cosa prendere, sceglie la cassiera!
Non che mi dispiaccia mangiare quel che non scelgo io, in generale è un ottimo modo per indebolire un po' il nostro "voglio, voglio, voglio".
È che avevo fame! Un barattolo di marmellata ( o di nutella) dura un giorno o due...
Vabbé, ho fatto un po' di casino e la marmellata alla fine l'ho portata fuori. In venti minuti ed un altra coda.
Ieri sera poi sono riuscito a suonare un po' un organetto grazie ad una ragazza, Valerie, che me lo ha fatto provare per un po'. E' stato bello, era tanto che non mettevo le mani su un qualcosa che assomigliasse ad una fisarmonica.
E poi gli incontri ciclistici:
Oggi ho incontrato 3 signori di Limana. Ve lo lascio andare a cercare dove si trovi. Comunque nord est dell'Italia, credo. Pedalavano verso Santiago. In due avevano un bob yak, un carrellino super molto buono, la bella copia del mio [per Roberto: poi ti spiego come sono messi i cuscinetti sul mozzo!].
Lo scorso anno sono arrivati a Istambul, ed hanno tutti sui sessant anni! www.sognoinbici.org il sito.
Due giorni fa, invece, a Nizza ho trovato fuori dal supermercato in cui ero a fare la spesa un ragazzo che mi aspettava. Svizzero, venticinque anni circa, Lucas Eglin, è da poco rientrato da un viaggio di 12500 km dalla Svizzera tedesca alla Cambogia. Otto mesi in sella, tutti in viaggio con un amico. www.veloabenteur.ch il sito.
L'ultimo incontro è stato il più inaspettato. E sono sicuro che la metà di voi senza le foto non ci crederebbero. Tomas e Peter, polacchi, partiti in bici dalla Polonia, in viaggio da tre mesi, hanno attraversato Olanda, Germania, Austria, sono entrati in Italia, l'hanno discesa tutta lungo l'Adriatico fino allo stretto, hanno fatto un po' di sicilia e poi son risaliti lungo tutto il tirreno, per poi fare Genova e il litorale. Gli ho incontrati 5 km prima che entrassero a Monaco, quindi erano appena entrati in Francia. Guardate le bici!!!!!!!!!!!!!
Chiaramente senza soldi, non conoscono il francese e si dirigono verso Gibilterra. Da lì contano di andare in Monzambico, dove vogliono arrivare ad una missione che conoscono.
Mi hanno ricordato molto il mio viaggio in francia su "bonne route", la mia vecchia bici da donna blu trovata in discarica che mi aveva portato ai Pirenei in un viaggio tutto allo sbaraglio.
Di questi due ragazzi non esiste sito, chiaramente. Le uniche cose che sono on line rimangono per ora queste righe e le foto. Chiaramente anche loro ne erano molto onorati, e hanno preso i riferimenti per andarsele a vedere!! Di tomas ho la mail. Scrivetegli!! Anche se a quel che mi diceva non riesce ad aprire la posta quasi mai! tomasek.stolin@gmail.com
Forse ci sarebbe tanto altro da scrivere su di loro, ma sono davvero stanco e credo la batteria per lo spettacolo sia ormai carica.
Continuo la prossima volta!!!








martedì 26 giugno 2012

Nizza - Cannes

Immaginate un gran bel posto e datelo in mano a degli imprenditori pazzi. Di ogni tipo. Ecco, questa è la Costa Azzurra.
Di Francia ha davvero ben poco.
Sì, i cartelli dei paesi sono bianchi contornati di rosso.
Le case hanno in alcuni punti quel non so che di francese.
Le strade, l'asfaltatura, i segnali, l'idea degli spazi sono anch'essi spesso molto francesi, ma puroppo non sempre.
Spesso invece -il più delle volte - c'è molto caos nell'insieme.
Incontri palazzi strani, grattacieli, superstrade e mega gallerie, porti da hollywood, yacht da capogiro, spiagge striminzite con pochi bagnanti e allo stesso tempo miliardari che al largo girano con il paracadute attaccato al motoscafo galattico.

Questa è la Costa Azzurra.
Molto, molto, molto più bello in Italia secondo me. Più "normale", ecco.
Anche lì ci abbiamo dato dentro con la cementificazione, ma almeno il turismo è pensato per le famiglie. Ci sono le spiagge. Tanti stabilimenti privati (troppi?), sì, ma anche tanti pubblici. Il tutto con un pò di decoro.
Di qui io ho fatto più di 100 km e l'unico posto che può assomigliare ad una concezione simile di turismo è Menton, italianissimo, a 3 km dalla frontiera italiana!
Il resto è turismo costruito, falso, direi anche inutile. È il turismo del "vado in Costa Azzurra per stare nei posti dei ricchi, per giocare ai Casinò dei ricchi, per sentirmi un pò come non sono ma credo sarebbe bello essere", insomma!
Bah..
I ricchi sono quelli che ti tagliano la strada sicuri di aver la precedenza perchè il loro sedere sta su una macchina da 200 mila euro. E tu sei su una bicicletta. O sono quelli che  hanno uno yacht da 300 milioni di euro e ne spendono 80 ogni anno per tenerlo lì fermo in porto tutto l'anno, con decine di persone di equipaggio che passano le giornate a non far niente. Niente... sono in attesa che il proprietario decida di farse un giretto prima o poi.
Qui ci sono suites da 40000 euro per notte, appartamenti da 100000 euro al metro quadro.

Qui tutti quando ti parlano insieme finiscono per parlarti di queste cose... come da noi che si parla di Berlusconi sorpreso con l'ultima ragazza di turno...

A proposito di ragazze, pedalando spesso di notte ti rendi conto delle differenze anche per quello. Da noi il mercato della prostituzione funziona generalmente nelle zone periferiche delle grandi città, dove le ragazze aspettano i clienti a gruppetti, in genere tenendosi compagnia l'una con l'altra perché la notte è lunga..
Qui invece mi è parso diverso, parlo almeno di Nizza e Cannes. Tutte le ragazze che ho visto lavoravano sole, una per ogni semaforo (quindi davvero tante) e non nella periferia ma in pieno centro. Quasi nessuna di colore, tutte vestite con abiti eleganti e tacchi a spillo, molto "alta classe".

Gli spazi pubblici pure sono pochissimi. Ok, le chiese in francia sono poche di partenza, ma spazi comuni di aggregazione, come un parco giochi, sono molto rari.

Strano mondo!

È tutto molto buffo. Ho passato una buona parte del pomeroggio di ieri a Cannes, proprio davanti al palazzo del festival, dove avevo trovato una presa esterna per caricare telefono e batteria. [avevo perchè dopo un oretta ha cessato di dare segni di vita... peccato!].
Di fronte a me, nel mare, c'erano  barche mostruose. Tutte appartenenti a privati, chiaro.
E sempre di fronte a me c'era anche un ragazzo marocchino, Mustapha, che vendeva cappelli.
Tutti guardavano le barche.
Lui guardava a destra e a sinistra, sempre.
Ogni tanto velocissimo infilava tutte le merci dentro un lenzuolo per sparire: era il momento in cui passava la polizia per i controlli. E per fortuna "è la polizia nazionale", mi dice. Quella municipale, "quella sì che è terribile!".
Credo che lui non arriverà mai a farsi lo yacht, lui mira alla sopravvivenza... E spero continui a farcela!

Insomma, cosa ho fatto questi giorni?

L'altro ieri per entrare in Francia ho fatto 113 km, niente male visto che c'eran tante salite, che son partito tardino e che per tutto il giorno non credo la temperatura sia mai scesa sotto i 30 gradi.
Son passato per Monaco, ma non ho capito molto bene da dove passi il gran premio.
Poco male, ne sono uscito vivo! Poi pedala pedala sono arrivato a Nizza intorno alle sette di sera.

Nizza non è un gran bel posto. Tanti clochard, gente messa male che ti squadra da sotto i portici, tanti che chiedono soldi. Dopo un po' di domande ho scoperto dove si trovava il corso principale. E arrivatoci ho visto la fine dell'esibizione di un ragazzo che si esibiva ballando.
Così gli ho chiesto un po' di informazioni: a Nizza ci si può esibire. Anche se in alcuni punti se amplificati ti fanno spostare.
Ed è pieno di polizia. Tanta davvero!

Ho fatto due spettacoli.
Pessimi.
Zero partecipazione, tutti che guardavano senza lasciarsi andare... Francia insomma.
Cappelli peggio che pessimi.

Ma la cosa che più mi ha demoralizzato è l'atteggiamento di tanti nei miei confronti. Strafottenti, soprattutto senza il minimo rispetto.

Non so se sia l'effetto grande città.

Non so se siano i francesi.

Lo scorso anno ho trovato analogie ma anche cose diverse lavorando in Francia.
Ad Aurillac, ad esempio, avevo fatto cerchi mostruosi e cappelli ridicoli. Ma ad Annency avevo anche trovato delle belle persone che apprezzavano il mio lavoro.

La tentazione, dopo Nizza, è stata quella di rientrare in Italia subito.
Ma il giorno seguente,quindi ieri, sono sceso a Cannes. Qui pure pareva fosse possibile lavorare.

Son arrivato fino al palazzo dei festival, dove almeno tre persone mi hanno raccomandato "attento ai ladri!".
Ho riposato e dormito un po' su un pezzo di verde nel pomeriggio e la sera ho fatto tre spettacoli.
Brevi.
Niente di che, ma almeno la gente è rientrata con il sorriso.
Anche la polizia credo, che è arrivata per fermarmi ma poi, visto la quantità di gente, ha desistito ed è stata lì un po' a divertirsi! (poi eran due poliziotti in bici, volevo ben vedere se non eran solidali con un compagno di viaggio...).

Ancora cappelli ridicoli, ma a fine serata ero di ottimo umore.

Non sono arrivato qui per i guadagni, sono venuto qui per imparare! E lo scorso anno ho scpperto che non c'è scuola migliore che la strada all'estero per crescere artisticamente!
E' vero, ogni tanto sei distrutto, ma quando passa ti accorgi di quanto sei cresciuto!

Ah, la cosa buffa rimane che in tanti dopo gli spettacoli a Cannes continuavano a mettermi in guardia dai "voleur" ( si scriverà così??): i ladri.
Il bello è stato che prima dello spettacolo ho conosciuto tre signori bulgari, che molto probabilmente campavano proprio di piccoli furti.
Gli ho conosciuti offrendogli del pan brioches, che da bravi uomini di strada hanno divorato e finito in un baleno, lasciando per terra carte e cartacce.
Beh, sono diventati miei grandi sostenitori, mi incitavano durante gli spettacoli, applaudivano, urlavano... e naturalmente mi tenevano sorvegliata la bici. Per tutto il tempo non si sono spostati e hanno continuato a rassicurarmi che a tenere d'occhio il materiale ci pensavano loro!

Fantastico!

Ecco ora sto scrivendo da un Mac Donalds, o Mac Do, come lo chiamano tutti qui. Con un caffè ho la connessione wi-fi ricarico telefono, lettore mp3 e pure la batteria. Come dice anche mio fratello non è poi male, no?
Ma non mi fermo troppo, tra un attimo partirò.

Ora torno indietro e provo a lavorare a Menton stasera, e poi di nuovo Italia partendo da San Remo in su.

San Remo perché ho avuto un guasto tecnico al radiomicrofono e lì spero poter recuperare il pezzo che ho perso l'altro ieri (grazie fra e grazie daniela per l'aiuto!).

A risentirci!







domenica 24 giugno 2012

France!

Entro in francia tra qualche ora, spero riuscire a beccare qualche wi-fi per scrivere...
Per ora tutto ok, dal contachilometri risultano 51 km fatti in mattinata ma mi sembra averne fatti la metà!

Oggi grande soluzione tecnica: il doppio cappello x il sole!

A presto!

ps. Oggi pedalo tanto!


sabato 23 giugno 2012

Andora

Oggi non sono successe molte cose, ma quelle che son capitate son state abbastanza grosse, tutte verso ora di pranzo.

Mi son svegliato intorno alle undici, ho sistemato il materiale e son partito per far la spesa ad Alassio. Lì ci sono i supermercati migliori, questo mi ha detto ieri un ragazzo marocchino conosciuto dopo lo spettacolo. Se avete dubbi su un supermercato conviene sempre chiedere ad un extracomunitario, sono i migliori e non sbagliano mai un colpo!

Arrivato ad Alassio ho avuto la prima sorpresa della giornata.

Di fronte al supermercato Billa c'è un Agip (che sia chiaro a tutti!): visto che mi serviva del gasolio per le torce mi sono fermato lì.
Ora, in genere se c'è solo self service chiedo a chi sta facendo il pieno se mi fa prendere un po' di gasolio e glielo pago. Ho una tanichetta da un litro.
All'agip però c'era il benzinaio, anche se era ora di pranzo. Era lì a dare i resti: ogni tanto capita.
Gli ho chiesto se dava il resto e mi ha detto di sì. Così ho messo 5 euro nella macchinetta, ho riempito la mia tanichetta Primus e ho chiesto il resto di 4 euro.
Ma il benzinaio mi ha detto che non me li dava! Mi ha detto di ripassare alle tre, quindi dopo due ore, perché me li avrebbe dati in orario di riapertura.
"Come mai?" Gli chiedo io. "Perché ti avevo detto di non fare rifornimento, c'é coda e non c'è tempo di fare un euro...".
Non ci ho più visto! Mi sono messo ad urlare a tutti quelli in coda che il benzinaio si rifiutava di darmi il resto. Anzi, che non solo non me lo voleva dare ma che si era pure preso lo scontrino di ricevuta (dicendomi, vi pare sensato? te lo ridò alle tre!).
La cosa si è prolungata un pò, alla fine il signore, che si continuava a rifiutare di dirmi come si chiamava, ha chiamato i carabinieri.
Forte no?
Così è arrivata una volante, mi hanno chiesto i dati, e poi lui mi ha dato il resto.

Quel tipo è un genio!

Se vi capita di passare in zona fermatevi a salutarlo, penso ne valga la pena!
Ma... occhio che la zona è videosorvegliata!!

La seconda sorpresa è stato un incidente in cui era coinvolto un ciclista sulla via del ritorno per Laigueglia. Ho fatto una foto non perché sia un amante di cronaca nera, ma perché sia di monito a tutti che mettere sotto qualcuno è sempre un attimo. Il ragazzo non sembrava stare troppo male, non mi sono fermato molto.

Ecco! Fatta benzina e spesa, tornato a Laigueglia, ho mangiato. La signora che vive di fronte all'anfiteatro degli spettacoli, Stella, mi ha chiesto di tornare presto e si è raccomandata di chiamare spesso mia mamma!

Sono partito e mi sono diretto ad Andora.
Qui ho scoperto di essere il primo giocoliere ad essere passato questa stagione.
Curioso: c'è un gabbiano che plana in centro, cerca cibo in un cestino spargendo carte ovunque e poi si mette a fare versi.
Riesco a fare due bei spettacoli, poi carico telefono e batteria al bar Baby, di fronte al punto in cui si lavora. Sono molto simpatici e mi trattano bene!



venerdì 22 giugno 2012

Laigueglia

Oggi è stata una giornata di incontri!!

Il primo incontro è stato con Jirka e la sua Ragazza Vanda, due ragazzi della Repubblica Ceca.
Ho incontrato Jirka quasi per caso ieri sera fuori da un bar. È un giocoliere molto forte, tecnicamente l'ho visto fare delle cose molto difficili; è ad Alassio da qualche giorno e sta facendo spettacolo in strada. Sono le sue prime esperienze di spettacolo: ha un po'di cose da sistemare ma sicuramente diventerà un forte artista.
Ieri sera ci siamo dati appuntamento oggi al parco per allenarci un po'. È strano che un artista si alleni durante il giorno, gli ho spiegato! Io lo faccio, quando posso, ma in generale si può dire che sia consuetudine "rilassarsi".

Jirka prova una sequenza di clave che ha deciso di portare alla Convention Europea. Ha ancora un po' di settimane per provarla e quando può l'allena. Intanto Vanda prova un po' le tre palline.
Chiaccheriamo, mangiamo, ci alleniamo. Il tempo vola: arrivano le tre e ci salutiamo.

Ho deciso di spostarmi verso Imperia, per poi tornare a fare spettacolo a Laigueglia sul sabato sera.

Arrivato a Laigueglia, però, trovo per strada il furgone di Jury, fortissimo artista del cuneese. Sono molto sorpreso! Così lo chiamo e ci riusciamo ad incontrare un attimo. È una buona occasione per fare due chiacchere sulle piazze che mi aspettano: Jury le conosce bene e mi da molte indicazioni.
Ah, ho fatto un unica foto a Jury e lui mi odierà per questo, forse non è uscita il massimo ma così in tanti capiranno chi è! Da notare comunque  grado di rilassatezza di cui parlavo prima...

Alla fine decido di fermarmi a lavorare proprio a Laigueglia per la serata.
Significa che oggi lo spostamento è praticamente nullo, ma la piazza è libera e stare fermo mi permette di continuare ad allenarmi fino a sera!

Prima dello spettacolo incontro anche Olivia, una ragazza che lo scorso anno stava con i MaluCirco, ma che ora si è data alla musica e viaggia con il suo ragazzo, un chitarrista (lei è fisarmonicista).

Ecco: un sacco di incontri davvero oggi!
Sarà che qui sta iniziando la stagione e gli artisti cominciano ad arrivare...

Ora dopo una buona serata di spettacoli scrivo un po'aspettando che la batteria si carichi. Poi nanna!




giovedì 21 giugno 2012

Alassio

Ieri sera prima di addormentarmi ho scoperto e scaricato un must per tutti o viaggiatori: un applicazione per android di nome Sombrica che ti offre la posizione del levare del sole e di tutto il suo corso.
Così mi sono addormentato sicuro di trovarmi il sole in faccia molto presto... era già qualcosa, no?

Ma non tutto possono prevedere i computer!
Alle tre sono svegliato da uno scroscio d'acqua!
"e sì che in genere mi sveglio subito alla prima goccia" è il mio primo pensiero!
Ma non sta piovendo: mi trovo sulla traiettoria di un getto dell'irrigazione aitomatica! Ed anche la bici, che è legata!
Insomma: lavata cosmica!

Il resto della mattina l'ho passata a inviare mail ai comuni francesi della Costa Azzurra: speriamo arrivino risposte positive!

Terminato verso l'una il lavoro "d'ufficio" sono partito e ho pedalato fino a Borghetto.
Qui da un lato ho cercato l'appartamento in cui ero stato con una mia vecchia ragazza. Chissà se la trovavo lì con i bimbi, pensavo (l'appartamento era dei suoi, una casa di vacanze, e lei in questi anni ha avuto dei bambini). Ma non l'ho trovato: troppo difficile, o troppo pochi i ricordi.
In compenso ho trovato il camion delle "fontane d'acqua", un gruppo ligure che in questi giorni sta facendo spettacoli in molti comuni e di cui ho incontrato più volte i cartelloni.
Mi son fatto dare il loro telefono (se a qualche collega servisse per evitare sovrapposizioni ve lo passo).

Ho poi superato Loano, Ceriale ed Albenga per arrivare ad Alassio.
Ceriale è carino. Ad Albenga non sono entrato. In generale sia Borghetto che Loano non mi hanno fatto una grande impressione: tantissimi palazzi, fa molto Adriatico.

Sulla strada di Alassio ho trovato un'altra Famila e ho fatto scorta di pizza, focacce, brioches. Pare proprio che abbiano prezzi bassi su tutta la catena, qui.
Nel supermercato ho beccato la tipa della foto: Angela. Era troppo sorpresa della mia richiesta di farle una foto! Non ho capito bene il perché indossasse una maglietta simile.

Ad Albenga ho fatto uno spettacolo nella piazza principale.
Ci metto una foto. Quello sulle panchine è Victor, un ragazzo del posto. Lo spettacolo? Poca luce e un po' troppi bambini inquieti. Ma sono tutti contenti!
Al termine dello spettacolo ho incontrato un giocoliere della Repubblica Ceca, mi dice di non avere un gran spettacolo ma tecnicamente deve essere forte!

Spero non trovare getti d'acqua anche stanotte!!
Ps: domani metto anche una foto mia, mi è stato detto che non ce ne sono mai! (questi giorni ho anche una faccia abbastanza riposata! arrivato in Liguria non era proprio così!)



mercoledì 20 giugno 2012

La giornata è iniziata in modo tragico.
Ieri notte prima di dormire mi sono accorto che mancava il borsello che uso come beauty case, con dentro lenti a contatto e occhiali, oltre ad altre cose di poco conto.
L'ho ritrovato solo in tarda mattinata, quando ha riaperto uno degli ultimi ristoranti in cui non ero ancora riuscito a chiedere: per fortuna!
Così mi sono sparso di crema solare e son partito. Non ho però fatto molta strada: arrivato a Pietra Ligure ho scoperto che alcuni degli spettacoli programmati erano stati spostati, per cui tutto sommato era possibile esibirsi.
C'era uno spettacolo teatrale in un altra piazza, ma qui è normale che ci siano più cose insieme, non pare un problema che lavori anche io.
Così decido di fermarmi.

Pietra Ligure non mi pare un gran che come paese: piatta, spiaggia diritta, molti palazzoni.
Il centro e la piazza però sono carini. Mi pare più tranquilla di Finale.

Faccio un po' di spesa, dormo un bel po' in un prato fuori dal centro, torno in piazza per allenarmi un po'.

Sto provando una nuova sequenza con la sfera da 110 che mi inizia ad uscire dalle orecchie!

In piazza ci sono parecchi bambini, arrivano tutti in massa, così gli faccio po' di corso. Allego foto!

Qui i bambini del pomeriggio mi paiono molto più tranquilli che negli altri posti. Ad esempio non ho ancora visto una mamma urlare con il figlio (sì, lo so, in questo caso dovrei dire "qui le mamme sono molto più tranquille che in altri posti!").
C'è anche una foto di Paolo e della sua potente bici a tre ruote!
Forte!

La sera faccio spettacolo, non mi sento troppo a mio agio.
Ho una parte del cerchio al buio, alcuni ragazzi che disturbano a cui devo stare un po' dietro...

In tanti invece vengono a dirmi che non si sono accorti delle mie difficoltà... boh, in effetti ci son tante cose che sono uscite bene. E ho cominciato ad insistere di più sulla bici e sul viaggio: già dette come stasera avevano un senso.
E, come dice il mio amico Francesco Rocca, "se la gente sente che credi in quel che dici vai tranquillo che funziona!"

La foto del signore con l'ape è di Ciro, l'eccentrico del paese che per vivere raccoglie ferro, ha cinque grazielle ( notare l'abbigliamento), e vorrebbe comprarmi la bandiera dei pirati per dieci euro!




martedì 19 giugno 2012

Finalmente Finale!

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo!

Oggi è successa una cosa davvero surreale, ho deciso di scriverla dopo vari ripensamenti, ma ve la scrivo solo in fondo: ve lascio come gran finale!

Questa giornata la dedico ad Antonio, un signore che ho incrociato a Savona.
Antonio è italiano, ma fa fatica ad esprimersi.
Però deve essere una persona geniale davvero: guardate che sistema che ha escogitato per far star su il portapacchi sulla sua bici!

A Savona faccio la spesa alla Famila. Ho scoperto, a forza di passare, che ha dei prezzacci su alcuni articoli. Se passate in zona non potete perdervela: focacce a meno di 6 euro al kg, brioches a 60 centesimi! E tutto stra stra buono! (Però ho scoperto pure che alla conad hanno la marmellata di castagne!)

Come si vede dal titolo anche oggi ho fatto poca strada, credo sui 35 km, oltretutto strada fatta e rifatta. Una ventina di km in mattinata, fino ad arrivare ancora a Spotorno, il resto nel pomeriggio.
A Spotorno sono riuscito a fare il pieno alla batteria e al telefono, che era ormai a secco.
Ho passato forse tre ore a scrivere a tutti i comuni delle grandi città francesi in costa azzurra (un 7impresa galattica con un telefono) in modo da farmi un idea su chi poi potrà rilasciarmi i permessi. Per ora mi ha risposto una città su sette: mi ha detto che son pieni, quindi di non passare!
Ho fatto pure un super bucato intanto che le varie batterie caricavano.
Son ripartito con l'idea di pedalare fino a tardi, avevo voglia di sfogarmi un po'.
Arrivato a Finale ho visto che però la gente non mancava, così mi son fermato presto, verso le cinque.
Ci son state un paio di scene un po'strampalate, prima un barista poco gentile, poi un elemento davvero scoppiato che si è messo ad urlarmi contro dal balcone (perché mi stavo allenando sull'erba di quella credo fosse un aiuola). Erano tutti stupitissimi, questo ha addirittura minacciato di chiamare i carabinieri! Beh, ci ho fatto una foto! Così se ci passate potete farci "marameo" da sotto!
Vabbé, per fortuna da un ristorante un po' di persone si è dimostrato solidale e mi ha tirato un po'su, alla fine sono stato ad allenarmi un paio d'ore sul cemento con la sfera visto che le "aiuole"erano tutte blindate.

Ho fatto spettacolo con un buon cerchio, in tanti alla fine han preso gli indirizzi web dalla bici. Credo dovrei insisterci un po' di più in spettacolo però. Al momento l'idea che scrivo ogni giorno, anche dello spettacolo, non è molto chiaro al pubblico.

Le foto: Antonio è quello sulla bici, il tipo del balcone è quello che si vede piccolo (sul balcone), poi c'è una foto di un aiuola vera di Finale, e per finire un elemento tutto particare, di cui non ricordo il nome, argentino credo, che per vivere gira l'Europa facendo bolle di sapone. Ma la cosa più buffa è che non fa solo le bolle! Visto che stavano giocando due partite in contemporanea lui da un lato ne guardava una con un portatile, dall'altra ascoltava la partita restante con una radiolina. Naturalmente il portatile stava appoggiato su una cassa di birra e aveva un antenna infilata nel manico di una padella di acciaio rovesciata!! (Purtroppo la foto non rende!).

Ed ora il finale:

Ieri notte siccome con couch surfing nessuno si faceva vivo (tuttora una risposta su dieci contatti!) e il tempo era bello ho deciso di dormire fuori.
Fin qui niente di strano.
Sono uscito dal paese in cui mi trovavo, ho girato abbastanza ed alla fine sono arrivato in un quartiere residenziale.
C'era un campetto pubblico ed uno spazio coperto da una siepe adiacente.
Non mi ispirava troppo, ma non saltava fuori nulla di meglio, così ho messo la bici al coperto dietro la siepe, ho buttato giù stuoino e sacco a pelo e mi sono addormentato.

Poi, nel mezzo della notte, sono stato svegliato da una voce di un ragazzo.
Non capivo bene cosa dicesse, poi pian piano si è capito. Era lì con una ragazza, avevano litigato e cercavano di rappacificarsi.
Il problema è che erano a circa un metro e venti dalla mia faccia, perché avevano scelto di sedersi proprio sulla panchina che stava al di la della siepe dietro cui dormivo!
Discussioni su discussioni, pianti, spiegazioni.
E io intanto che pensavo a cosa fare. Perché in primo luogo avevo sonno. E in secondo luogo avevano iniziato a toccare argomenti personali: mica potevo starmene lì ad ascoltare tutto il tempo!
Però non potevo neanche saltare fuori all'improvviso e dire "cucù, guardate, per sbaglio ero qui!".
L'ideale sarebbe stato che se ne andassero loro. Ma non lo facevano...
Così alla fine approfittando di un treno che passava vicino sono uscito dal sacco a pelo, e coperto dal rumore mi sono alzato e mi sono allontanato.
Chiaro che loro han capito che ero lì.
Peró credo sia stato un po' più delicato, ecco.
Alla fine se ne sono andati, io non li ho guardati e non ho idea di chi fossero. Mi spiace di aver ascoltato i loro discorsi e mi scuso. Però intanto spero davvero riescano a fare la pace!





lunedì 18 giugno 2012

Visita turistica

L'essere umano è per natura insoddisfatto. Credo che sia un bene, altrimenti non saremmo spinti a migliorare.
Lo sanno bene i giocolieri, sempre presi a ricercare movimenti più difficili; lo sanno bene i musicisti, che non fanno a tempo ad imparare un brano che già sognano di impararne un altro.
Lo sanno, forse non bene ma lo sanno, tanti bambini che lo provano sulla loro pelle per una vita. Figli di coppie che non riescono più a stare insieme, insoddisfatte.
Come tutte le cose della vita anche l'insoddisfazione è un arma a doppio taglio...
Perché scrivo questo? Perché passare tanto tempo a pedalare solo con te stesso ti porta per forza a riflettere su come siamo fatti. E forse anche perché sto incontrando sempre più bambini che crescono a metà tra un genitore e l'altro.

Anche oggi ho proseguito nella mia opera di "esplorazione del territorio". Ho pedalato il mattino fino a Noli, che ho scoperto essere stata una delle repubbliche marinare, e poi Varigotti.
Volevo vedere le piazze, e volevo vedere se c'erano programmati spettacoli. I siti internet non riportano praticamente nulla, e tutti gli uffici turistici aprono solo i fine settimana.
Noli è un paese molto carino. Mentre Spotorno, il paese in cui mi trovavo ieri, aveva caseggiati anche grandi, ad una decina di piani, Noli ha conservato edifi i più antichi. Ha strade strette, una bella piazza, e le mura che si snodano sulla collina fino ad una antica torre. Mi ha ricordato un po' Marostica con la sua fortificazione sulla collina.
Varigotti invece si sviluppa in prossimità di una punta rocciosa che entra nel mare. Non si trova su un vero e proprio golfo come molte altre città ma su un tratto di costa rettilineo. La  cosa bella è che ha spiagge sia al di qua che al di la del promontorio. Tante sono libere, e molte hanno un fondo roccioso simile a quello che si trova sulla punta di Sirmione.
In spiaggia non c'è troppa gente, e pur essendo libere hanno i bagnini ed è possibile affittare un ombrellone all'entrata.
Per arrivare alla piazza del paese si passa su un ciottolato arancione liscissimo. Tante case sono basse e senza tetto, un po' come in alcuni stati africani del mediterraneo, credo.
La piazza è minuscola, difficile da immaginare tanto piccola. Ci sono i soliti due bambini che giocano a palla sotto un segnale che vieta il gioco del calcio, e in un angolo un altro gruppo di bambini che intreccia collane di plastica. Lo fanno stando seduti su un antica ruota di pietra, una specie di tappo enorme dal diametro di forse un metro e mezzo, di cui non capisco la funzione.

Terminato il mio giro di ispezione faccio ritorno a Savoma, dove mangio e riposo in un parco, e mi dirigo a Albissola a provare a far spettacolo. Scopro che c'é la partita dell'Italia, niente da fare col lavoro!

Metto qualche foto di paesi, una foto buffa di come la gente arriva a curare l'auto per il sole, la foto di Luca, primo cicloturista che incrocio dalla partenza, che sta andando a fare il giro della Corsica (Anche lui ha un blog  http://luca-cicloperpetuo.blogspot.it/?m=1)

E grazie a tutti quelli che stasera mi hanno scritto, ero un po' a terra e mi avete tirato su!






domenica 17 giugno 2012

Spotorno

La casa dov'è?
la casa è dove posso stare in pace...

Oggi è stata una buona giornata e sono felice.
Vista la quantità di belle ragazze che ho visto pensavo di dedicare queste righe a tutte donzelle che riempivano le spiagge oggi. Non credo di averne mai viste tante in una volta sola e quasi mi girava la testa.
Poi ho incontrato Mohamed, un uomo marocchino che ho incontrato nella tarda mattinata. E la giornata la dedico a lui.
Mohamed ha un evidente problema fisico. I suoi piedi, sempre che li abbia, non ho osato chiederglielo, sono girati all'interno di 90 gradi. E' incredibile come riesca a camminare. Eppure cammina, perché per vivere vende merci sulle spiagge.
Scambio due parole con lui. È in Italia da dieci anni. Il lavoro non va più molto bene, ma bisogna accontentarsi, mi dice.
Gli lascio due banane e ci salutiamo.

Sto incontrando tante persone che mi donano qualcosa.
Ieri ad esempio un signore mi ha fatto riempire la bottiglia del combustibile che uso per lo spettacolo senza volere nulla (in questo periodo uso il gasolio per le torce e quindi anche io una volta ogni tanto mi fermo a fare il "pieno" dal benzinaio).
Stamattina ho cambiato della moneta: la fruttivendola contenta mi ha regalato un po' di verdura, e la barista poco dopo della focaccia e del caffé.

Poi ho conosciuto varie persone simpatiche, come Alberto, che ha la mia stessa bici. O come vari ragazzini dei paesi in cui ho lavorato (oggi per la prima volta uno è riuscito a trovarmi su facebook: stanotte potró dormire tranquillo!).

Insomma, le cose procedono bene. Continuo a fare poca strada per lavorare: in genere rimane solo il problema di trovare una piazza libera da altri eventi.

Stasera ho lavorato a Spotorno, dove sono riuscito a beccare l'unica sera senza manifestazioni tra tutto il w-end e il lunedì!
È uscito un super spettacolo, gran cerchio, grande attenzione e risposta da parte di tutti.
Anche qui l'idea del viaggio è stata molto apprezzata.
Mi pare che il messaggio che passa sia buono, spero di riuscire a sistemare ancora meglio la presentazione generale del progetto.

Oggi posto un'unica foto: jogurt muller!
Sono finito a fare la spesa ad una Conad, praticamente te li tiravano dietro: ho preso 1,6 kg di jogurt per due euro, in vari gusti, per un totale di 16 vasetti!! (8 son già spariti: il mio metabolismo è cambiato parecchio...).


sabato 16 giugno 2012

Celle

Avanti e indré
che bel divertimento...

Prevedo che i prossimi giorni non saranno giornate epiche e memorabili. Almeno dal punto di vista ciclistico.
Qui in costa si sta bene: al momento c'è la possibilità di esibirsi in vari paesi che si trovan tutti abbastanza vicini.
Visto che non sono in sella solo per viaggiare, ma anche per lavorare, ho deciso di non esagerare con i chilometri. Punto invece a fare buoni spettacoli con un minimo di tranquillità.
Il tutto tenendo comunque la direzione francia, dove voglio entrare prima di fare dietrofront.
A proposito, ho disdetto oggi la mia partecipazione al festival di Veregra (marche), in cui avevo una data l'8 luglio. Erano almeno 600 km e facendo due conti non ne valeva la pena. Sia economicamente che soprattutto fisicamente...
Vado invece in friuli, dove i giorni di festival sono tre, passando per una data a Piacenza e per qualche spettacolo alle tendopoli se possibile.

Sia ieri che oggi li ho passati andando molto avanti e indietro lungo costa. Avere i paesi tutti in fila infatti può comportare comunque un certo sbattimento a livello logistico...
Ieri da Varazze son tornato a dormire nella zona del santuario di Arenzano; oggi da lì mi sono passato tutte le piazze sulla costa fino a Savona, per poi tornare a Celle.
Il sabato sera qui ogni paese organizza proprie attività sulle piazze, per cui non è stato facile trovare uno spazio libero. Le attività andavano dagli spettacoli di simil circo organizzati dai comuni, ai burattini, ad un mega concerto per l'adorazione eucaristica ad Albissola, con tanto di tenda da campo e suore in assetto operativo sparse per tutto il lungomare!
A Savona pare non ci sia molta gente sui fine settimana. Ma la piazza è davvero bella. Oggi pomeriggio c'era un caldo concerto di beneficenza per il terremoto. Caldo perché la piazza era al sole...
Sempre a Savona ho conosciuto due simpatiche coppie: Marco e Mirosa, Marco e Orvieta (spero non aver sbagliato nomi), di cui metto una foto!

Stasera ho fatto spettacolo a Celle, con tante famiglie del posto e non troppi turisti, ma è stato divertente!


venerdì 15 giugno 2012

Verso Varazze

La bella lavanderina...

Ogni giorno scopro gente nuova che segue il blog, spesso persone inaspettate...
Così ho deciso di ritagliarmi un attimo per scrivere durante i pomeriggi: se scrivo tutto a fine giornata va a finire che mi si chiudono gli occhi. Già che il mio italiano non vale un gran che..
Stanotte ho dormito a un paio di chilometri dal centro di Genova, in alto verso al monte.
Mi ha ospitato un amico che non vedevo da tanto, è stato bello.
Salendo verso casa sua ho fatto un volo sulla salita, niente di grave, solo qualche foro in un paio di borse, ma era già stato messo in conto si rovinassero un po'...
A casa di Marco ho fatto il bucato. Uscito da casa sua mi son fermato un po' a far asciugare i panni a spianata Castelletti, uno dei punti più panoramici di  Genova.
Anche qui tanti i bambini con le mamme.
Incredibile come nelle città emerga la necessità di punti d'incontro per la gente, posti dove si possa lasciare il bambino senza paura che venga travolto da auto, o dove ci si può sdraiare a prendere il sole su una panchina senza essere guardato male.

A volte basta poco per fare felici le persone.
Spesso le amministrazioni non lo capiscono, finiscono con il puntare su progetti ambiziosi e perdono di visfa le cose importanti....

Oggi ancora una volta sono stato fermato per strada. Una signora: suo marito gestisce un gruppo di cicloviaggiatori di genova.
Forte! Ho visto pochissime biciclette in città, ciclabili ne ho viste poche e a viaggiare si rischia parecchio!
Dalla "spianata" sono partito dopo l'ora di pranzo. E dopo un viaggio tranquillo con qualche sosta sono arrivato a Varazze. Qui stranamente sono riuscito a trovare un po'di gente - ancora tanta gente del posto, pochi i turisti - e a fare uno spettacolo.
Al termine della serata sono rientrato verso Cogoleto, dove mi aspettavano i "Nani Rossi", una compagnia che ha un ottimo spettacolo di giocoleria e mano a mano. Abbiamo chiacchierato un pò, fra breve saranno in partenza per le Canarie in tour!
Anche loro tengono un blog, www.nanirossi.it/blog che ogni tanto seguo. Ed ecco anche una foto, fatta di un attimo prima dei saluti!




giovedì 14 giugno 2012

Genova

...chi lavora par viver
chi vive par lavorar...

Oggi su consiglio di chi in zona ci lavora da tempo sono tormato a Genova per esibirmi in zona acquario. Pare che qui un po' di gente ci sia sempre...

Sono già stato a Genova in bicicletta in passato.
Ma oggi...
Quante macchine!
Quante saranno state? Io credo un migliaio...
Spesso sui tratti con molti semafori mi sono trovato a pedalare sempre vicino alle stesse auto.
Dopo un po' ci fai l' abitudine: la panda bianca con su la signora anziana, il macchinone con su la giovane coppia che litiga, il camioncino tutto ammaccato davanti, che ti fa venire da pensare: "questo quanti ciclisti avrà messo sotto?".
Ho visto un ape, un 125, che mi ha fatto ridere. Sui lati aveva le fiamme, e dietro un bell'adesivo con scritto: "da grande voglio diventare uno SCANIA!".
E i motorini? Appena iniziata la città ne trovi un po', ma più vai avanti più aumentano. Si moltiplicano. Credo ce ne sian stati molti più delle macchine!
Tutti che guidano zigzagando, tra auto, furgoni, pulmann, e, naturalmente, altri motorini.

E poi c'è da dire che Genova pare non finire mai!
Non è tanto grande.
E' lunga!
Ricordo quando viaggiavo tanto in treno: spesso quando c'era da aspettare una coincidenza mi divertivo a guardare gli orari alle macchine automatiche.
Quando eri sulla G - se per caso facevi correre l'elenco delle stazioni in ordine alfabetico - ad un certo punto entravi nel regno stazioni di genova.
Erano tantissime, ed erano lì tutte una dopo l'altra.
Oggi pomeriggio a Genova ho pedalato 15 chilometri. Sono entrato da un'estremità e son riuscito ad arrivare appena fino al centro (l'altra estremità era ancora distante!).

In zona acquario ho trovato come sempre tutti i bambini genovesi che giocavano sugli scivoli, tutti felici di stare nel regno dei giochi, al riparo dalle auto.
Ho dormito un po' al riparo dal sole, poi ho scelto un posto interessante dove poter fare il cerchio per lo spettacolo: tra l'acquario e quella torre panoramica che sale e gira.
Alle mie spalle, sul pontile coperto, c'era una festa con un bel po' di gente, ci ho fatto un giro e ho visto che si trattava di una festa dei popoli.
Di popoli ce n'erano in giro di ogni tipo. Mentre montavo per quasi un ora mi sono stati ad osservare almeno una decina di persone del Bangladesh. "Siamo tutti senza lavoro", mi ha detto uno di loro, "così veniamo qui e passiamo il tempo".

Lo spettacolo l'ho fatto tardi, eran quasi le dieci quando ho iniziato.
Ad un certo punto è arrivato alle mie spalle un vecchietto.
Capelli spettinati, barba lunga, si capiva che aveva bevuto un po'.

Mi è subito venuto in mente un episodio dello scorsa estate, ad Annecy, in Francia, quando finito uno spettacolo ho sentito della musica provenire da un locale. Mi sono avvicinato ma non sono potuto entrare all'interno perché indossavo ancora i pantaloni da spettacolo. Si entrava solo con jeans...

Il vecchietto si chiama Franco, almeno così dice.
Disturba parecchio lo spettacolo.
Parla a sproposito, distrae gli spettatori, cerca di entrare in pista.
Poi pian piano riesco a prenderlo.
Diventa un personaggio attivo nello spettacolo, non dosturba più ed entra nella parte.
Arriva a fare la traduzione in simultanea dei conti alla rovescia. Traduce due con tre, ma tutti sono contenti lo stesso!
È lui che ha l'accendino da prestare all'ultimo volontario (sì, ma "che glielo restituisca!"), è lui che alla fine va a far partire le torce stufo di aspettare che il volontario riesca a farle prendere fuoco.

Franco non sarà più lo stesso agli occhi di ogni spettatore.
Stasera è stato un eroe!
Solo per stasera, solo nello spettacolo, ma lo è stato davvero.
Chissà, forse domani si sveglierà con un po' meno voglia di bere...

ps: purtroppo non ho fatto foto del porto antico, dovrei riuscire ad inserirle domani. Sono ospite di un vecchio amico, marco g., conto di ripassare per il centro domani prima di ripartire verso ovest.


mercoledì 13 giugno 2012

Tappa appenninica del Tour

"e andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali..."

Oggi ho deciso di pedalare, e... ho pedalato!
Credo che siano in tanti a credere che con una settantina di kg di carico si possano fare solo tratte limitate. Un po' ne ero convinto anche io, ma con il passare dei giorni mi accorgo che non é poi difficile come sembra. Perché? Il primo giorno di viaggio ho fatto 65 km ed ero distrutto. Oggi ne ho fatti 150, sono stanco ma non poi troppo.

Vado per ordine: sveglia a ore 5, abbondante colazione con pasta, due uova e insalata. Partenza. Fa freddo, il sole si sta alzando. Parto da s.Apollinare e pedalo per chilometri in mezzo alle risaie. Sullo sfondo dell'orizzonte le Alpi, da cui sono fuggito. Credo sia il Rosa quello che si vede nella foto, ma forse qualcuno può correggermi.
Pedalo fino a Casale Monferrato, dove mi aspettano Sara e suo figlio per un bis di colazione. C'è una foto. E' da tanto che non ci vediamo!
Stiamo insieme molto, alla fine é quasi l'una quando riparto.
In tutta questa parte la gente ha ripreso a guardarmi incuriosita mentre passo. Nei villaggi più piccoli mi sento un pó un marziano: chi mi vede per primo comincia a fissarmi con aria sbalordita, e tutti nel giro di qualche secondo si voltano e mi fissano ammutoliti!
Stamattina addirittura un uomo ha cercato di fermarmi, probabilmente per chiedermi informazoni.
Ieri é successa la stessa cosa sul lago maggiore: mi supera un ape, si ferma in cima alla salita, scende un vecchietto che mi fa cenno di accostare. Due domande e poi chiede: "ce li hai 20 franchi da darmi?" Insomma, mi ha scambiato per uno Svizzero e mi ha fermato per i soldi!

Da Casale la strada é piana, ma il sole picchia forte. Ad un certo punto inizia un forte vento contrario. Molto forte. Un vento così ti rende la vita impossibile, soffia ad almeno 60 km all'ora, e mi fa proseguire a passo di lumaca fino ai piedi dell'appennino.
La salita del passo é molto graduale, ci sono gli ultimi chilometri molto in piedi ma sono pochi. Il problema invece rimane il vento, che continua fino alla cima. Per fortuna il passo non é molto alto!
Poi mi butto in discesa, una bella strada di una decina di km molto divertente. Le macchine non riescono a raggiungermi (é molto a curve), ma ad un certo punto un ciclista mi passa!).
Arrivo a Genova Voltri alle otto di sera, e svolto ad ovest fino ad arrivare ad Arenzano.
Mi sento bene e mi piacerebbe far spettacolo, anche se oggi la strada é stata tanta. Monto un pó di materiale, ma un po' per il freddo, un po' per gli europei di calcio non c'è molta gente. Così non faccio nulla, ma in compenso trovo un angolino e mi alleno un oretta!

Credo che i prossimi giorni saranno più tranquilli, qui ci sono tante piazze e non penso proprio saró costretto  grandi spostamenti!