mercoledì 13 giugno 2012

Tappa appenninica del Tour

"e andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali..."

Oggi ho deciso di pedalare, e... ho pedalato!
Credo che siano in tanti a credere che con una settantina di kg di carico si possano fare solo tratte limitate. Un po' ne ero convinto anche io, ma con il passare dei giorni mi accorgo che non é poi difficile come sembra. Perché? Il primo giorno di viaggio ho fatto 65 km ed ero distrutto. Oggi ne ho fatti 150, sono stanco ma non poi troppo.

Vado per ordine: sveglia a ore 5, abbondante colazione con pasta, due uova e insalata. Partenza. Fa freddo, il sole si sta alzando. Parto da s.Apollinare e pedalo per chilometri in mezzo alle risaie. Sullo sfondo dell'orizzonte le Alpi, da cui sono fuggito. Credo sia il Rosa quello che si vede nella foto, ma forse qualcuno può correggermi.
Pedalo fino a Casale Monferrato, dove mi aspettano Sara e suo figlio per un bis di colazione. C'è una foto. E' da tanto che non ci vediamo!
Stiamo insieme molto, alla fine é quasi l'una quando riparto.
In tutta questa parte la gente ha ripreso a guardarmi incuriosita mentre passo. Nei villaggi più piccoli mi sento un pó un marziano: chi mi vede per primo comincia a fissarmi con aria sbalordita, e tutti nel giro di qualche secondo si voltano e mi fissano ammutoliti!
Stamattina addirittura un uomo ha cercato di fermarmi, probabilmente per chiedermi informazoni.
Ieri é successa la stessa cosa sul lago maggiore: mi supera un ape, si ferma in cima alla salita, scende un vecchietto che mi fa cenno di accostare. Due domande e poi chiede: "ce li hai 20 franchi da darmi?" Insomma, mi ha scambiato per uno Svizzero e mi ha fermato per i soldi!

Da Casale la strada é piana, ma il sole picchia forte. Ad un certo punto inizia un forte vento contrario. Molto forte. Un vento così ti rende la vita impossibile, soffia ad almeno 60 km all'ora, e mi fa proseguire a passo di lumaca fino ai piedi dell'appennino.
La salita del passo é molto graduale, ci sono gli ultimi chilometri molto in piedi ma sono pochi. Il problema invece rimane il vento, che continua fino alla cima. Per fortuna il passo non é molto alto!
Poi mi butto in discesa, una bella strada di una decina di km molto divertente. Le macchine non riescono a raggiungermi (é molto a curve), ma ad un certo punto un ciclista mi passa!).
Arrivo a Genova Voltri alle otto di sera, e svolto ad ovest fino ad arrivare ad Arenzano.
Mi sento bene e mi piacerebbe far spettacolo, anche se oggi la strada é stata tanta. Monto un pó di materiale, ma un po' per il freddo, un po' per gli europei di calcio non c'è molta gente. Così non faccio nulla, ma in compenso trovo un angolino e mi alleno un oretta!

Credo che i prossimi giorni saranno più tranquilli, qui ci sono tante piazze e non penso proprio saró costretto  grandi spostamenti!






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