martedì 25 giugno 2013

Parigi - Brest - Parigi

Per chi non la conosce la Parigi -Brest - Parigi è una delle più impegnative corse ciclistiche di tutti i tempi.

I partecipanti hanno a disposizione 90 ore (massime) per completare il circuito, che consiste nel partire da Parigi, arrivare all'Atlantico e fare ritorno alla capitale. Per un totale di 1200 e rotti km.

È una randonnée, una di quelle gare ciclistiche in cui i partecipanti scelgono dove e come gestire i propri momenti di riposo e sonno.

In pratica: una vera mazzata...

Ricorda un po' le Idita Road che il nostro Roberto Ghidoni, "lupo che corre", riusciva a stravincere negli anni passati procedendo con passo costante e non dormendo quasi mai.

Ecco, in questi ultimi due giorni a Ghidoni ho pensato spesso.

È stato lunedì mattina che mi son accorto di essere in ritardo sulla tabella di marcia per il festival a Montegranaro.

Dopo vari ripensamenti ho deciso di provare a darci dentro e pedalare forte per un paio di giorni, così da riportarmi in orario con quanto previsto.

Bilancio: due giorni pieni in sella, 230 km percorsi lunedì tra Le Castella e il confine pugliese, 200 percorsi martedì tra la zona di confine a Foggia.
Una valanga di vento contrario, una parte di salite, la bici bella carica.
Sono stati due giorni con partenze alle sei e mezza del mattino ed arrivi alle undici di sera, poche le soste.

Il risultato?

Qualcosa si intuisce dalla foto!

Ma vi assicuro che pur essendo un po' bruciacchiato, con tanto di maschera, sono davvero in buona forma!

In foto Vale e Mario, che mi hanno ospitato, sfamato e fatto recuperare un po' di energie!

giovedì 20 giugno 2013

E... si riparte!!

Scrivo da Reggio Calabria: oggi per la seconda volta ho attraversato lo stretto con la mia bicicletta.

Il festival a Modica - Altarte - è terminato: sono stati due giorni molto belli in mezzo a tanti amici.

Ad organizzarlo Unnico, che potete osservare sulla mia bicicletta in una foto di qualche settimana fa. Forse cercava di capire se sarei potuto arrivare in tempo con tutto quel bagaglio...

Unnico è stato davvero un grande amico: mi ha chiamato spesso e tutt'ora si fa sentire spesso per chiedere se va tutto bene.

La domenica sera a Modica abbiamo fatto il gala: presentava il kote, c'erano el Bechin, Otto, Poppi, Adrian e tanti altri. Nella foto Otto con la chiusura del gala, di fronte ad una scalinata stracolma.
La foto l'ho scattata dal pulmann degli Sprockets: li conoscete? Sono una coppia di artisti: da più di 15 anni vivono a bordo di un vecchio bus a due piani con cui hanno girato il mondo! E... sprokets significa corona da bicicletta, perchè un tempo si portavano dietro molte bici, attrezzo che amano tutt'ora molto!

Un altra foto poi per Amarilli ed Anna, amiche super disponibili che mi hanno ospitato a Modica per due giorni, permettendomi di tirare un po' il fiato, fare il bucato, sistemare la bici e... dormire!!

E per chiudere una foto anche per il forte giocoliere Cristiano Nocera, Siciliano, che ho incontrato in strada e che ho ammirato all'opera. Nella foto è quello in mezzo.
Da un po' fa sempre meno festival, forse per questo non è più molto conosciuto ma è veramente molto bravo!
Chapeau!

giovedì 13 giugno 2013

La "Napoli - Reggio Calabria"

Chatwin in un suo libro racconta una bella storia di un esploratore e dei suoi portatori.

Provo a raccontarvelo:
In sostanza l'esploratore aveva una grande fretta di arrivare a destinazione, obbligando per questo i portatori (tutti indigeni locali) ad una marcia forzata.
Quando finalmente si trovarono ad un passo dalla meta, peró, tutti gli indigeni si bloccarono, accampandosi lì per la notte e rifiutandosi di proseguire.
A nulla servirono l'incazzatura del capo spedizione (dico io) e tutti i suoi sforzi per farli ripartire.
Tutti non si mossero più per quella sera, perchè dovevano aspettare le loro anime. A detta loro avevano corso troppo, in quei giorni, e le avevano lasciate indietro...

Oggi, c'è poco da dire, siamo un pó tutti come il capo spedizione: sempre di corsa.
E le automobili non ci aiutano certo in questo: ci offrono la possibilità di schiacciare un pedale per rincorrere la nostra fretta.

Son partito 5 giorni fa da Napoli e spesso mi è tornato in mente questo racconto: questa è la quinta mattina di viaggio e oggi sarà la quinta giornata.

Forse mi tornava spesso in mente questa storia perchè sono andato un po' di fretta anche io, anche senza auto!
Beh, spero almeno che la mia anima sia sempre qui!

Nei 4 giorni passati ho pedalato tanto: con tappe da 112, 145, 189 e 130 km ho raggiunto un totale che fatico a conteggiare. Non contento poi sono sceso,prima di imbarcarmi, a Reggio Calabria, per vedermi la città.

Ho passato più della metà delle giornate col sedere sulla sella, e le gambe hanno preso la forma dei pedali, almeno così le sento la notte.

Allora, come guidano al sud?

Se non altro guidano un po' più tranquilli che al nord, quello sì.

Qui è tutto un po' più rallentato che al nord, non solo in macchina,
anche nella vita di tutti i giorni.

È una sensazione strana.

Ora mi trovo sul traghetto per la Sicilia, scrivo circondato da auto e camion chiusi in una grande gabbia.
Gli autisti sentono l'avvicinarsi dell'isola da lontano, e accendono i motori affumicandomi.

Strana la sensazione che mi hanno lasciato dentro Campania e Calabria.

Belle le strade, asfaltate molto meglio di come mi aspettavo.
Bello il mare, le coste, le spiagge.

In Campania la gente mi salutava quando passavo.

In Calabria in genere non superavano l'alzata di braccio. Faccie impassibili quelle degli anziani, diventate con l'età un po' impenetrabili.

Da Salerno in poi, una volta uscito dai sobborghi di Napoli e dalle sue strade spacca biciclette, il contesto è molto carino, si pedala in ambienti tranquilli.
Anche i primi paesi Calabri sono molto sereni.

Poi man mano che si scende si incontrano paesi sempre più particolari.

Si passa dai villaggi quasi d'incanto, con rocche a strapiombo e costruzioni mozzafiato, a luoghi "non luoghi", con enormi palazzi di svariati piani sbucati dal nulla, fatiscenti e vuoti.

I piloni della Salerno - Reggio Calabria ogni tanto spuntano di lato, ricordandoti che lei è sempre lì in parte a te.

Clacson e rifiuti sono una presenza costante per la parte sud della calabria.

Direi che generalmente il clacson è fondamentale per un guidatore di ogni parte del sud Italia. Viene, in ordine di importanza, subito dopo il volante e i pedali, prima di freccie e fari.

"Tu suona comunque" deve essere ció che gli istruttori di guida insegnano ai loro allievi.

I rifiuti sono ovunque. In tante città non si sente il profumo del mare. Si sente il puzzo dello sporco, accatastato sui cassonetti, che paiono discariche a cielo aperto.

Ma qui pare tutto normale.

A me pare un pó incomprensibile farsi la bella villa, non intonacarla e lasciare pure che la rumenta aumenti a dismisura al suo fianco...

Eppure è la realtà!

Ecco, ora riparto, destinazione Modica, sud Sicilia, per due giorni di festival.

Spero poter riscrivere presto!!

sabato 8 giugno 2013

Attrezzatura 2013

Dopo la scorsa stagione e i 100 giorni in sella era evidente che per il 2013 andavano sistemati vari "dettagli tecnici".

Ci ho lavorato da subito, poi i mesi sono volati e ci si è trovati con l'acqua alla gola: un classico!

Ma... ce l'abbiamo fatta: almeno spero!

Devo ringraziare tante persone per tutto questo.

Innanzitutto i miei genitori, che mi hanno nutrito per queste ultime settimane fatte di orari scombinati.

In secondo luogo Daniela, che mi ha sopportato ed aiutato in tanti lavori pratici in questo periodo complicato.

E poi tanti amici che si sono rivelati davvero fantastici!!

Un grazie speciale va a Roby, che mi ha sistemato definitivamente il carrello: ha spostato gli ultimi tubi, messo i cavalletti, dato una bella mano di nero, e fissato un pannellino solare nella parte superiore.
Non contenti abbiamo comprato un altro carrellino identico e rifatto anche su quello tutte le modifiche necessarie, in modo da avere un eventuale mezzo di scorta!

Con l'aiuto di Mario invece ho capito come assemblare un nuovo impianto audio che avesse la stessa potenza del precedente ma che consumasse meno.
È stata dura ma l'impianto ora è finito e funziona davvero!
I consumi sono dimezzati e qualcosa si è guadagnato anche sul peso!
Il tutto è ancora da perfezionare, ma è già un bel passo in avanti.

Un grazie specialissimo a Gianni, di gig@ elettronica,  che ha dedicato tante ore a sistemare i collegamenti audio e che (incredibile!) è riuscito a spiegarmi come andava collegato il pannello solare ai vari componenti.
Ora col pannello posso far andare due fari posteriori, due striscie di led, posso caricare il telefono e, almeno in parte, ricaricare un pochino la batteria per gli spettacoli.

Ho una nuova borsa posteriore e tutte le altre borse rimesse a nuovo grazie al bel lavoro di Narciso, di eurotelo di Flero.

E una divisa vera grazie a Valerio - nuvolair1982@libero.it - che ha pensato a materiali e grafica.

Infine, per quanto riguarda la bici ho montato un nuovo portapacchi posteriore (che con Roby abbiamo subito modificato, visto che ci si poteva saldare sopra), copertoni nuovi e un po' più cicci, una dinamo a mozzo con dei bei fari.

Non ho cambiato la trasmissione, ma visti i km percorsi viaggio con un set di ricambio (corone, pacco pignoni e catena), in attesa che qualcosa di quella che monto ceda e si rompa.

Foto?

Intanto ne metto una sola, con una "panoramica" generale scattata ieri.

I dettagli ve li mostro con calma, magari con una connessione più stabile!! (e... a breve vi aggiorno sul viaggio: oggi si parte!!!