mercoledì 1 agosto 2012

Croazia -Umag

A Muggia nella notte di ieri ho dormito in una sorta di parcheggio camper indicatomi dalle bariste: scelta ottima, con ombra assoluta e tranquillità.
Nonostante mi sia svegliato alle undici però sono rimasto molto stanco per tutto il giorno. Pedalare è stato molto molto difficile, nonostante guardando le distanze a fine serata ho fatto solo 60 km.

Nella mattinata ho impiegato parecchio tempo per sistemare la moneta che avevo accumulato negli ultimi giorni. Visto che uscivo dall'Italia ho cercato di viaggiare con il minimo peso possibile.

Prima di entrare in Croazia oggi mi sono fermato sulla strada a vedere Portoroz, che a detta di tutti è l'unico paese turistico sloveno in cui sarebbe possibile far spettaco.
In realtà la piazza, che è in riva al mare, è poco utilizzabile perché ogni sera di ogni giorno della settimana (così mi han detto alle informazioni turistiche) si riempie di bancarelle.
Il lungomare invece non mi pare gran che per lavorare, è strettino e direttamente sulla strada. L'unica parte utilizzabile è quella sul lato sud, ma non mi ha ispirato gran che...

Fino a Portoroz ho viaggiato su ciclabile, la D8, che percorre quasi tutto i 30-40 km di territorio sloveno.

Per un tratto ho pedalato con dei ragazzi di Rovereto, che fanno un viaggio di qualche giorno, per parecchio invece con Luzia, una simpatica sognora slovena che pedala svelta e sa parlare italiano. Luzia lavora in un call-center e mi aiuta a trovare la strada nelle biforcazioni della ciclabile!

Nella foto Luzia con i ragazzi italiani.

Passato il confine (niente da dichiarare, tranne che spero non ci siano troppe salite e vento), e pedalati un altra quindicina di km, eccomi ad Umag.
Qui riesco a dormire un oretta prima di entrare nel paese.
Dopo un po' di domande capisco che gli spettacoli vengono fatti nella piazza principale, quella del campanile.
Sembrerebbe poco illuminata, ma invece i pochi fari fanno un buon lavoro e ci si vede bene.

Non ci sono altri artisti, a parte due ragazzi che suonano. Pare che qualcuno passi, ma non troppi.
Eppure c'è molta gente!

Inizio il primo spettacolo a nove e venti (secondo me si puó iniziare anche prima), e il secondo alle dieci. A dieci e mezza ho finito.
Il primo spettacolo va molto bene, c'è un cerchio gigantissimo chiuso a 360 gradi, con parecchie fila di gente.

La gente non capisce tutto.
Chi capisce italiano e chi inglese è più o meno in numero uguale.
Tanti Croati capiscono un po'di italiano, e poi c'è qualche italiano in vacanza. Ma i turisti sono di tante altre nazionalità. Tanti sono anche gli sloveni, i serbi, chi arriva dalla Bosnia.

Lavoro principalmente in italiano in uno spettacolo, in inglese nell'altro.
Nonostante i problemi di comunicazione però tutti partecipano e ridono di gusto!
Altro che gli spettacoli in Francia o in Svizzera! Qui ci si diverte proprio!
Certo non posso dire gran che sulla bici, ma lo spettacolo funziona molto bene.

Faccio un cappello gigante, tante monete e tantissime banconote. Ma qui si paga in kuna, e per fare 5 euro servono banconote per 35 kuna!! Eheh!

La cosa più impressionante peró sono i bambini!
Mi colpiscono molto.
Appena arrivato ne ho visti tanti dietro a piccoli banchi fatti di cartone, su cui avevano messo in vendita le loro conchiglie.
Erano tutti seri, non ce n'era uno che sorrideva. Mi mettevano un po'a disagio...

Alla fine erano tutti a guardare il primo spettacolo.
Con l'aiuto del più grande, Jan, sono riuscito a spiegare un po'di regole.
Nonostante questo al termine dello spettacolo i bimbi erano così agitati che ho faticato a tenerli! Erano felicissimi, volevano provare tutto quanto!

Chiaramente erano ancora tutti lì anche al secondo spettacolo, che ho fatto quasi tutto differente, in modo che non si stufassero.
Però questa volta hanno faticato a controllarsi, non tanto come concentrazione ma proprio come modi di fare. Due o tre si sono alzati spesso fino ad arrivare a darsele, non so per quale motivo.
È strano non conoscere la lingua per gestire questi problemi come farei in Italia...

Chiuso lo spettacolo ho giocato con i bambini per un ora buona. Li ho conosciuti tutti: qualcuno un po'di italiano lo parla. Monociclo, palline, sfere... alla fine gli insegno una magia semplicissima: sono troppo contenti!
Mi ritrovo con tanti regali, tra cui una stella marina e varie conchiglie! Attacco tutto alla bici!

Emrana, una delle bimbe, è quella più simpatica. È forse l'unica che riesce ad avere un sorriso che mi convince davvero.
C'è anche lei nella foto!



1 commento:

  1. Tarella il Marco!!! anche io voglio fare un giro in bici!!
    Ciao ciao dagli uffici Brescini

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