lunedì 16 luglio 2012

Amici!!!

A mio fratello tommy,
che ora si trova da qualche parte del Messico tra una tratta in autobus e una in autostop...

Che giorni splendidi sono stati questi!!
Se gli amici son le cose più preziose al mondo allora son davvero un ragazzo fortunato...
Ho avuto gente che mi ha dato una mano da ogni parte, dalla partenza da Cavezzo a ieri sera in piazza.

Negli ultimi tre giorni ho pedalato tanto: tre giorni fa 140 km da Cavezzo a Piacenza, ieri ancora 140 km da Castel San Giovanni a Sestri. L'Appennino, medie di 35 gradi, tutto il giorno in sella.
Un unico pensiero: la cosa importante non è andare forte, ma non fermarsi!
Ieri alle due ero ancora dalle parti di Piacenza, ci son volute sette ore e mezza senza praticamente scendere dalla bici, ma alla fine sono arrivato al mare!  È stata una soddisfazione!
Anche perché poi riesco a lavorare molto bene la sera!
[Credo che se scrivessi quante repliche sto riuscendo a fare in queste sere... forse marco (Raparoli) tirerebbe fuori un nuovo soprannome da sostituire a "machine"!]

Ok, oggi cerco di andare in ordine con gli eventi, altrimenti è un pasticcio...

Venerdì a Cavezzo la Protezione Civile mi ha riempito di merendine per il viaggio: le ho distribuite durante lo spettacolo ai bambini la sera! Erano troppo sorpresi!
Infatti la sera sono arrivato a Piacenza dove c'era uno dei "venerdì piacentini", una sorta di notte bianca, e ho lavorato lì. Poco spazio ma divertente serata.

Al termine degli spettacoli sono arrivati Francesco ed Emiliano a trovarmi! È stato un momento bellissimo, ci siamo messi a urlare e a ballare per la piazza!
Loro hanno lavorato a Chiari, poi sono passati da me a portarmi del materiale: un pedale nuovo per il monociclo, un paio di diaboli, materiale per la bici... insomma, abbiamo fatto una sorta di "pit stop" durante la notte! Fantastici!
Non contenti si sono fermati a dormire, così ci siamo salutati il mattino con una buona brioches!

La sera di sabato ho lavorato ad un festival a Castel San Giovanni, un paese vicino a Piacenza.
Fantastici i ragazzi dell'organizzazione: ho potuto dormire in un letto vero e riprendermi un po'.

Ieri, domenica, è stato il giorno in cui sono ritornato al mare arrivando a Sestri Levante.

È stata una bella giornata quella di ieri!

Intanto è cominciata con un bel risveglio, in cui ho sorriso pensando al sogno che stavo facendo.

Nel sogno c'erano persone che viaggiavano per il mondo nel corso dei secoli, dapprima lentamente e poi sempre più in fretta. In origine si spostavano su carri, poi su auto, fino ad arrivare ad un futuro in cui ci si spostava con il pensiero.
La cosa buffa era che il sogno terminava con una sorta di presa in giro generale dello spostarsi in questa maniera. Tutti quelli che viaggiavano con il pensiero si rendevano conto che non c'era più un arrivo e una partenza: era tutto troppo facile! Così si mettevano a ridere ed ammettevano che viaggiare in questo modo era diventato comico!

Forte quello che c'è dentro all'inconscio!
Il mio inconscio lo ringrazio sempre: nella vita mi ha fatto capire cose davvero importanti di me stesso in modo straordinariamente chiaro.

Il sogno mi ha fatto venire in mente un libro di Chatwin! Ma ne parlerò u  altra volta...

Torno alla giornata di ieri.
Partenza alle undici.
A mezzogiorno e mezzo, mentre mentalmente calcolavo se potevo riuscire ad arrivare al mare per la sera, mi affianca un uomo in motorino.
Ho pensato: "ci risiamo, ora mi chiede da dove son partito e quanti km ho fatto...".
E invece molto semplicemente mi ha chiesto: "Vuoi venire a mangiare da me? Abito qui vicino!".
Ammetto di essere rimasto molto sorpreso.
Mai successo prima.
Ed ero in ritardo!

Ci ho pensato su: forse era meglio fermarsi un attimo a conoscere delle persone gentili piuttosto che correre per lavorare in una piazza!

Così mi son fermato a mangiare con Giorgio e la sua famiglia: la moglie Mariarosa, i figli Carlo e Michele, e Daniele, un altro ospite.
Mariarosa si è rivelata essere una cuoca fantastica: ho assaggiato uno spumante al succo di sambuco fatto da Giorgio (Fra, prendi nota!) e terminato con una... sacher!!!

Della restante parte di viaggio ho già scritto: pedala pedala sono arrivato a Sestri Levante alle nove e venti.
Piazza occupata da bancarelle, situazione tesa per problemi con i vigili nelle scorse settimane.

Per fortuna i francescani, che occupavano una buona fetta di piazza con un banchetto di artigianato, mi lasciano lavorare proprio davanti a loro...

Faccio spettacolo, arriva gente, e quando sto chiudendo, da in cima al monociclo, mi viene spontaneo voltarmi e chiedere ai frati: "e voi avete lavorato questa mezz'ora?".
Pubblico in silenzio.
Chiaro che non han lavorato! C'ero io...
Così mi volto verso il pubblico e dico che divido il cappello con i frati: tutte le monete vanno a loro.

E... cavolo! Che cappello che vien fuori! (sarà pesato un chilo e mezzo!!!).
Beh, beate le missioni!





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