Pacomachine Street Performer
Diario di viaggio di un artista di strada e della sua bicicletta!
venerdì 22 luglio 2022
sabato 25 agosto 2018
Ferrara arriviamo: io e l'acqua!
Da un oretta ho dietro un temporale.
Siamo diretti tutti e due a Ferrara, ma mi sa che mi frega... non riesco a staccarlo e ho ancora 50 km!
martedì 10 luglio 2018
Let's go to the sea!
La scorsa settimana sono sceso in Versilia, dove mi fermerò per un po' con Daniela e bimbi.
È stato un viaggio parecchio impegnativo, una tirata unica in meno di 24 ore dal Garda.
Nello scendere ho scoperto che:
- a Casalmaggiore il ponte sul Po è ancora aperto alle biciclette
- a Langhirano c'è forse la più alta concentrazione di fabbriche di prosciutto d'Italia!
- il passo del Lagastrello è un ottima variante alla Cisa su strada normale. Certo, forse il fondo stradale non è il massimo, ma considerato che ho visto forse dieci automobili su tutta la tratta direi che si è rivelato essere un ottima scelta
Per il resto tutto procede bene, compresi gli spettacoli gli spettacoli. L'unico problema sono forse i molti problemi tecnici: un sacco di materiale sta dando segni di cedimento e sono spesso alle prese con riparazioni volanti.
Per quanto riguarda la famiglia... vi aggiorniamo poi :)
PS: in foto le suole delle mie scarpe, che finalmente andranno in pensione dopo tanta strada e tanta pista!
mercoledì 25 ottobre 2017
lunedì 21 agosto 2017
2017: News!
È passato tanto tempo... rieccoci qui!
Ora in famiglia siamo in quattro - dopo Tobia è arrivata Susanna, che adesso ha dieci mesi - ed il tempo libero si è letteralmente esaurito (e con esso pure i momenti per scrivere...).
Tobia è super sveglio: è molto socievole, parla, salta, corre e gioca un sacco con tutti i bimbi che incontra; Susanna cammina da un po' di tempo e appena può trotta dietro al fratellino! Insomma: non stanno mai fermi.
Niente loro foto al momento: col mio telefono scassato non posso allegarne...
Per quanto riguarda gli spettacoli e la bicicletta questo 2017 è stato senza dubbio una stagione atipica: l'ho passata principalmente in Versilia, a lavorare su poche piazze e in posti poco ambiti dagli artisti: piazzette secondarie, buie, dove i colleghi che sono passati a lavorare in genere non sono tornati...
L'estate è così trascorsa tra la famiglia e la piazza, perché Daniela e i bimbi sono stati parecchio insieme a me in zona.
È finita l'epoca in cui tenevo piazza alle cinque del pomeriggio: ora c'è da lavare i bimbi, da dargli da mangiare e spesso da metterli a letto. In piazza ci si va tardi, quando tutti hanno già iniziato a fare spettacolo: i posti "buoni" sul lungomare in genere a quest'ora sono già tutti pieni...
Ma per fortuna ho imparato che un buco con un po' di fantasia si trova sempre, l'importante è darci dentro e divertirsi.
Serata tipo: ritardo...
Quando arrivo i venditori senegalesi e pachistani mi fanno spazio: ormai mi conoscono, io sono quello che arriva sempre per ultimo e che lavora nella piazzetta piccola, sotto il lampione bruciato o fuori dal passaggio. Pian piano monto un bel cerchio: i venditori ridono, si divertono a vedermi tribolare con i passanti, perchè corro, salto e faccio il matto. Terminato lo spettacolo, quando chiudo e comincio a mettere via, spesso sono proprio gli stessi venditori che si avvicinano e mi dicono: "fanne un altro: c'è ancora un po' di gente!" oppure: "sai? a noi non dai fastidio, io ti guardo sempre volentieri!"
Ecco; così la stagione si avvia al termine.
Chiudo con un elenco di quello che ho distrutto in questi mesi: penso di non aver mai pedalato così poco e spaccato così tante cose...
- il mio menisco sinistro, che ha fatto crack pochi giorni prima della partenza e che dovrò far vedere al più presto.
- la mia sfera grossa (quella da 110), che non si è rotta ma che è sparita durante uno spettacolo. Non l'hanno rubata, semplicemente è uscita di scena a mia insaputa rotolando sulla strada alle mie spalle. A questo proposito ringrazio lo spettatore che a fine spettacolo mi ha reso partecipe della cosa: peccato che me l'abbia detto giusto quei 10 minuti in ritardo e che lo stesso non si sia preoccupato di farmelo notare prima (poteva anche fermare lui stesso la sfera...)
- una della mie sciabole, che si è letteralmente tranciata a metà durante uno spettacolo (e per come è andata nessuno ha pensato che fosse una cosa preparata).
- la mia borraccia buona, che mi è scivolata sulla guarnitura e si è bucata sul fianco (sono molto spiaciuto di questo...)
- la mia borraccia meno buona, di cui si è distrutto il tappo
- la trasmissione della bicicletta: mi si è aperta una maglia e ho dovuto toglierla accorciando il numero di denti (non stava più in sede)
- il mio lucchetto da 3 euro, comprato sette anni fa, che è sparito. Non che l' usassi molto ormai (non chiudo quasi più la bici neanche per entrare ai supermercati), però c'ero affezionato...
In foto: un pupazzo dimenticato da una bimba ieri sera (qualcosa dovevo pur metterci...)!
venerdì 2 settembre 2016
Polmonite....
Ogni anno la stagione si chiude in modo diverso: a volte si arriva in fondo stanchi e sfiniti, altre volte pieni di energia.
Questa volta sono semplicemente arrivato al termine malato! Molto semplicemente ho tirato troppo la corda: prima ho perso la voce, poi è arrivata una brutta tosse, poi le svariate visite mediche durante il viaggio, gli antibiotici, alla fine la lastra e il verdetto: polmonite.
Due iniezioni al giorno: basta pedalare, sudate e spettacoli!
Il lato positivo è che sto trascorrendo la convalescenza in famiglia, con Daniela con un pancione ormai più grande di lei (e... sfinita al pari di me!) e Tobia pieno di energia che ci fa impazzire entrambi!
domenica 28 agosto 2016
Ferrara Buskers Festival!
Oggi ultimo giorno qui a Ferrara.
Nonostante le mie condizioni fisiche non siano ancora delle migliori sono molto contento di come sta procedendo il Festival.
C'è sempre un bel pubblico: molte persone che sono ormai diventati amici.
Ricordo una delle prime edizioni cui avevo partecipato, forse il 2009, in cui mi trovavo un po' in difficoltà e sperso. Dove dormire? Dove mangiare?
Era stato un ragazzo dello staff a chiarirmi la situazione: c'erano il campeggio comunale o mille altre soluzioni. Ma la cosa più importante, ed era stato molto chiaro, era molto più semplice: "lavora al meglio, fatti voler bene. La gente comincerà ad apprezzarti e tutti ti aiuteranno".
Credo sia stato uno dei consigli più azzeccati che io abbia mai ricevuto qui a Ferrara, forse ad eccezione delle buone indicazioni del Kote (ottimi stimoli per migliorare) pronunciate a tarda ora nel dopofestival.
Un grazie a tutta l'organizzazione, ai colleghi che mi hanno sopportato, ai miei genitori che mi sono venuti a trovare e mi hanno aiutato, e a Daniela e Tobia che mi aspettano!
Nelle foto un grazie particolare a chi con la sua buona pizza mi ha nutrito e sostenuto!
Grazie a tutti!